La voce

Alassio, prima grana per il “Melgrati Ter”: Invernizzi fuori dalla giunta?

E in minoranza: su Zavaroni aleggia lo "spettro" di possibili dimissioni. Ma lei smentisce categoricamente

Rocco Invernizzi Pizzimbone

Alassio. Le elezioni si sono concluse ed è ormai passata quasi una settimana dal voto dello scorso 10 giugno. Ad Alassio, non è un segreto, ha vinto Marco Melgrati, ma sulla composizione della sua giunta aleggia ancora un fitto alone di mistero (fatta eccezione per il ruolo di vicesindaco, che sarà ricoperto da Angelo Galtieri).

“Nessuna fretta, – ha affermato Melgrati. –  Abbiamo già svolto diverse riunioni con i componenti della lista e stiamo cercando di mettere ogni tassello al suo posto”.

Dichiarazioni distensive che, però, stando alle indiscrezioni che circolano nella Città del Muretto, parrebbero “di maniera”, come si suol dire, e in realtà celerebbero i primi dissidi tra i “big” della lista civica “Melgrati Sindaco”.

Infatti, stando sempre alle voci che si rincorrono senza tregua in questa fase di totale “impasse”, il primo scoglio da superare per il neo sindaco di Alassio potrebbe essere l’entrata in giunta di Rocco Invernizzi, che sembrerebbe non essere gradita da qualcuno (Galtieri e Parodi?).

Ma Invernizzi è forte delle oltre 200 preferenze ottenute alle amministrative 2018 e fa parte di “Fratelli d’Italia”, il partito che ha sì concesso il simbolo al rivale ed ex sindaco Enzo Canepa durante la tornata elettorale, senza però mai nascondere la propria vicinanza a Invernizzi e allo stesso Melgrati (come si è evinto anche dalla presenza del commissario savonese di Fdi Pier Paolo Pizzimbone al point di Melgrati la sera dello spoglio elettorale).

Una situazione che, se confermata, potrebbe dunque apparire potenzialmente esplosiva. Ma a fare da “pompieri” ci hanno pensato proprio i diretti interessati, Invernizzi e Melgrati, che hanno smentito le indiscrezioni.

“Il gruppo ‘Melgrati Sindaco’ è unito: non c’è assolutamente alcuna discussione, – ha dichiarato Invernizzi. – Ruoli e incarichi li sceglierà il sindaco in prima persona: compete a lui ed è giusto che sia così”.

“Scogli non ce ne sono, – ha aggiunto il primo cittadino Melgrati. – Siamo uniti e compatti. Le scelte le faccio io e quando prenderò una decisione la comunicherò ufficialmente”.

Le voci, però, non risparmiano nemmeno la minoranza. Dopo Enzo Canepa, anche Loretta Zavaroni ha smentito l’ipotesi di sue possibili dimissioni dal consiglio. In caso di passo indietro della leader di “Alassio 365”, il posto in consiglio spetterebbe a Martino Schivo, ex segretario alassino del Pd, ma si tratta di un’ipotesi stroncata sul nascere da Zavaroni.

“Io andrò in consiglio e farò opposizione, – ha dichiarato la diretta interessata. – Lo devo a tutte le persone che mi hanno votata: il voto va rispettato così come le loro preferenze. In consiglio darò il mio contributo con una funzione di ‘sorveglianza’: quando l’amministrazione farà qualcosa di giusto riceverà il mio plauso, ma se sbaglierà sarà mio compito farlo sapere alla cittadinanza”.

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