In trasferta

Tre furti in due ore da Varazze a Imperia, banda di ladri acciuffata dalla polizia di Stato

Avevano colpito in una stazione di servizio di Varazze, sottraendo accessori hi-tech: il bottino totale dei tre furti supera i 2400 euro

polizia di stato
Foto d'archivio

Varazze. Arresti domiciliari per il “capobanda”, Tejada Samaniego Freddy Lenin classe ’85, condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione, obbligo di dimora a Genova per il suo connazionale, Jaime Solis Juan Leonida, classe ’85, condannato a 2 anni di reclusione. Condannata, infine, ad 1 anno di reclusione, Lindao Ramirez Cindy Tatiana, classe 92, complice dei due. Per tutti, 3 ecuadoriani ed una rumena, dopo l’arresto è scattato il foglio di via obbligatorio, così come disposto dal Questore di Imperia Cesare Capocasa.

Una vera e propria banda di professionisti in trasferta, capace di mettere a segno, in appena due ore, tre colpi, per un bottino il cui valore complessivo supera i 2.400,00 euro: stazione di servizio di Varazze, profumeria Beauty Star di Diano Marina e, infine, il punto vendita Coop di Via XXV Aprile a Imperia. Lì, però, ad attendere i malviventi, le volanti della Questura, che li hanno subito tratti in arresto. La professionalità della banda è stata ulteriormente “provata” dagli accertamenti del personale della Polizia Scientifica, al lavoro da diverse ore.

Le indagini merceologiche effettuate sugli articoli rubati – in particolare gli accessori hi-tech del valore commerciale di circa 500 euro – e l’accurata repertazione ed analisi dell’armamentario ritrovato nella disponibilità dei malfattori, hanno consentito di raccogliere e documentare, cristallizzandoli, importanti riscontri investigativi.

Grazie alle sofisticate tecnologie di cui dispone il Gabinetto Provinciale di Imperia della Polizia Scientifica, è stato possibile risalire, con esattezza, alla effettiva provenienza del corposo bottino (caricabatterie, auricolari bluetooth ed accessori di telefonia), tutti ancora imballati. Borsoni “schermati” ad hoc, piastra metallica utilizzata per sganciare e disattivare le placche antitaccheggio, rotoli di carta in alluminio, nastro da imballaggio, sono stati accuratamente esaminati dagli uomini della Scientifica, il cui prezioso contributo ha permesso di certificare l’estrema professionalità dei componenti della banda. Proprio grazie ai contenitori “modificati”, i malviventi sono riusciti ad eludere i controlli dei numerosi esercizi commerciali depredati, riuscendo ad agire indisturbati.

Non meno importante la scrupolosa analisi ed acquisizione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza di uno dei supermercati, razziato dall’azione dei quattro. Corridoi interni e soprattutto parcheggio sotterraneo, sono stati il teatro dell’azione criminosa, iniziata con una “raccolta” di scarpe di ingente valore, proseguita con il tentativo di occultamento della merce sotto alcune delle macchine parcheggiate nel piano sotterraneo e terminata in una rocambolesca fuga interrotta solo grazie all’intervento delle Volanti della Polizia di Stato. Il tutto immortalato dalle telecamere che hanno permesso di avvalorare, con assoluta certezza, il racconto dei testimoni e l’intervento degli Agenti. Tutta la refurtiva è stata restituita ai titolari degli esercizi commerciali oggetto delle scorribande.

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