Cairo Montenotte. Con la visita al sito archeologico di Casteirolo si è conclusa la terza edizione del Progetto “Ab Origine”, organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte in collaborazione con la Società Savonese di Storia Patria e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Valbormida, con il patrocinio della Città di Cairo Montenotte.
Quaranta partecipanti – distribuiti tra studenti, docenti delle scuole medie inferiori e superiori di Cairo Montenotte, studiosi e appassionati – si sono inerpicati ieri sulla collina alle spalle di Cairo Montenotte per scoprire “sul campo” l’affascinante mondo dell’archeologia sotto la guida e il controllo degli archeologi Carmelo Prestipino e Silvia Pirotto (Società Savonese Storia Patria) che hanno proposto una lezione di storia antica valbormidese e, insieme, un saggio di metodologia della ricerca archeologica.
I numeri del progetto “Ab Origine” sembrano confermare la validità dell’esperimento della scuola cairese (una novità in campo regionale per la qualità dei contenuti e l’ampiezza dell’impegno progettuale) che ha voluto coniugare la vocazione progettuale dell’Istituto con uno studio finalmente scientifico e condiviso della storia locale. Ai sei incontri del Progetto hanno partecipato complessivamente oltre 250 appassionati, tra cui cento studenti e sessantacinque docenti.
Grazie alla qualità assoluta dei relatori (dai docenti universitari Francesco Surdich e Maura Fortunati agli autori di fortunati saggi storici quali Furio Ciciliot e Marcello Penner, da archeologi quali Carmelo Prestipino e Silvia Pirotto ad Alessandro Garulla e Marco Colman, autori del ritrovamento subacqueo dei resti della battaglia dimenticata di Capo Noli, una scoperta di portata mondiale), al rigore metodologico e a un’esposizione comprensibile a tutti, la terza edizione di “Ab Origine” è diventata l’occasione per condividere “verticalmente” la conoscenza della storia locale tra professori e allievi e per approfondire tale “cultura” direttamente sul campo.
Il progetto ha lasciato nei partecipanti la curiosità e l’emozione nel riscoprire atti e documenti di cui molti ignoravano l’esistenza, dai “Registri della Catena” del Comune di Savona agli Statuti medievali di Cairo, Carcare, Pallare e delle tante comunità rurali della Valbormida, dalla riscoperta di Andalù di Savignone e dei mercanti liguri del Medioevo al Catasto antico di Lodisio, un vero gioiello nella documentazione catastale del Seicento attualmente conservato all’Archivio Storico di Piana Crixia e di cui gli organizzatori auspicano un restauro urgente.
“Ma il Progetto – spiegano dall’Istituto – è stato anche un modo per ‘discutere insieme’ tra studenti e docenti, su tanti aspetti dimenticati della storia antica e recente della Valbormida e per cominciare, quindi, un lavoro di ricerca e approfondimento sulla storia valbormidese in sinergia – finalmente – tra tutte le scuole del territorio. Una sinergia che è già in atto (con il lavoro comune sulla storia dell’emigrazione in Valbormida tra le scuole medie e l’Istituto Patetta) e che promette di dare ottimi frutti in futuro”.