In difficoltà

Mallare, cucciolo di faina soccorso dai volontari dell’Enpa

Era affamata e disidratata ed in ipotermia; quasi certamente la madre era morta e non aveva quindi potuto accudirla

Faina Mallare

Mallare. I volontari della Protezione Animali savonese hanno tratto in salvo, a Mallare, una faina di pochi giorni di vita. La bestiola, trovata da un residente della zona, era affamata e disidratata ed in ipotermia; quasi certamente la madre era morta e non aveva quindi potuto accudirla.

“A curarla ed alimentarla artificialmente ci stanno ora pensando i volontari dell’Enpa, con grande amore ed altrettanto impegno; la cucciola infatti si sveglia ogni due ore e protesta vivacemente finché non viene allattata. Il suo aspetto dolce non deve trarre in inganno, perché diventerà un predatore micidiale; è infatti ghiotta di miele (e immune alle punture di api e vespe) ma la sua dieta è essenzialmente carnea, cibandosi di qualsiasi animale, anche più grande di lei, che attacca risolutamente ed uccide con un morso alla gola; ha abitudini notturne e solitarie, è fortemente territoriale e può vivere fino a dieci anni”.

Sono oltre quattrocento gli animali selvatici feriti, malati o in difficoltà recuperati dai volontari della Protezione Animali in tutta la provincia da inizio anno: “Un impegno gravoso svolto da sempre troppo poche persone, che cresce a dismisura da maggio ad agosto, mettendo a dura prova la loro resistenza; e purtroppo, malgrado l’apprezzabile accresciuta sensibilità verso la fauna selvatica ed il grande interesse dimostrato sui social, ben pochi animalisti sono disposti, malgrado i pressanti appelli dell’Enpa savonese, a dare un aiuto concreto, partecipando ai turni di cura, pulizia ed alimentazione di cui abbisognano dall’alba al tramonto gli animali ospedalizzati dall’associazione”.

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