Taglio del nastro

Finale, il vice presidente del Consiglio regionale Luigi De Vincenzi inaugura il bistrot sociale

La struttura sarà gestita, con l’ausilio di educatori professionali e volontari, da persone diversamente abili e fornirà un servizio di bar e tavola fredda

luigi de vincenzi

Finale Ligure. Oggi pomeriggio, alle ore 18, il vicepresidente del Consiglio regionale Luigi De Vincenzi parteciperà all’inaugurazione del “bistrot sociale” allestito nei Chiostri di Santa Caterina, a Finalborgo.

La struttura sarà gestita, con l’ausilio di educatori professionali e volontari, da persone diversamente abili e fornirà un servizio di bar e tavola fredda. La concessione è affidata per 5 anni ad ANFFAS Onlus di Albenga in partenariato con la cooperativa sociale Jobel di Sanremo. La ristrutturazione dei locali e la fornitura degli arredi è stata finanziata dal Comune di Finale Ligure.

All’inaugurazione interverrà anche il sindaco di Finale Ligure Ugo Frascherelli e altre autorità locali. Il Bar Sociale nasce con la finalità di sviluppare un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, gestita con i criteri dell’imprenditorialità mutuati a loro volta con i principi e valori della cooperazione sociale, attraverso l’inclusione, l’inserimento e la formazione di persone svantaggiate, contraddistinte dalla presenza di disabilità fisiche e/o psichiche, a fianco di educatori professionali, volontari e personale abilitato. Detto servizio, che si sviluppa all’interno del Complesso Monumentale di Santa Caterina, si pone quindi come accrescimento dell’offerta sociale e culturale finalese contraddistinta dalla compresenza dell’intero centro storico di Finalborgo, del vicino Auditorium di Santa Caterina (luogo di conferenze, concerti, eventi teatrali, manifestazioni in ambito nazionale, ecc.) e dei Chiostri di Santa Caterina (luogo di esposizioni, mostre, spettacoli dal vivo, con particolare valorizzazione nella fascia primaverile-estiva), connaturato pur tuttavia da una prevalente vocazione socio-educativa, rivolta ad una costante e migliorativa azione di recupero delle persone svantaggiate, inserite in un contesto stimolante e di crescita individuale nel lavoro di team. Detta vocazione sarà implementata attraverso la preventiva azione di formazione a cura di educatori professionali, chiamati a svolgere una supervisione generale e comprensiva di un costante affiancamento e relativa condivisione, durante tutte le fasi di sviluppo dell’intervento.

In particolar modo, l’attività di somministrazione dovrà essere contraddistinta dalla valorizzazione dei prodotti naturali, rifuggendo dalle condizioni economico-commerciali della c.d. mondializzazione, promuovendo ad esempio l’utilizzo dei prodotti del Commercio Equo e Solidale, dei prodotti tipici del territorio con valorizzazione del logo “Km Zero”, e attraverso un’attenzione marcata alla promozione e utilizzo di prodotti “bio” connaturati ai principi di una sana ed equilibrata alimentazione umana.

Le attività di somministrazione presso il chiostro di Santa Caterina saranno pertanto affiancati da eventi, conferenze, reading, iniziative a carattere sociale, previa condivisione e supporto dell’Ufficio turismo del Comune di Finale Ligure e dell’Ambito Territoriale Sociale n. 22 Finalese, al fine di garantire il pieno coordinamento globale dell’offerta sociale-culturale nel territorio finalese.

Il Bar Sociale dovrà avere una finalità sociale/inclusiva ed essere rivolto alla massima utenza possibile, con particolare attenzione a quella che usufruisce del Museo Archeologico, dell’Auditorium di Santa Caterina, della Biblioteca Civica e più in generale dell’intera offerta turistica e territoriale di Finalborgo. La struttura dovrà prevedere un’apertura quotidiana alla cittadinanza, e con estensione sul chiostro durante le stagioni primaverile ed estiva.

Il concessionario potrà utilizzare, con costi a proprio carico, lo spazio per organizzare conferenze socio-culturali, eventi musicali, reading di poesia e narrativa, proiezioni video. Inoltre, anche al fine di stimolare l’opportunità di addivenire ad un progressivo regime di autofinanziamento del Bar Sociale, è possibile la realizzazione di eventi a favore di soggetti terzi privati (ad esempio, feste di compleanno o simili), previa comunicazione all’ente.

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