Chinotto returns

Il Comune punta a riportare il chinotto a Savona

Firmato il protocollo d'intesa tra Comune, Cersaa, Cia, Coldiretti e Confagricoltura

Savona. È stato firmato questa mattina il protocollo di intesa tra Comune, Cersaa, Cia, Coldiretti e Confagricoltura per riportare, dopo anni di assenza, la coltivazione del chinotto a Savona (che pur fregiandosi appunto del titolo di “Città del Chinotto” da lungo tempo non vede più coltivazioni sul suo territorio).

Il terreno, di proprietà del Comune, è già stato individuato, ma per poter indire bando di gara sono necessarie una serie di operazioni. E proprio attraverso il protocollo, le varie realtà si sono impegnate a creare le condizioni, ognuno per quanto di sua competenza, per indire il bando.

I firmatari sono stati: l’assessore Paolo Ripamonti; Gerolamo Calleri presidente di Coldiretti Liguria; Mirco Mastroianni presidente Confederazioni Italiana Agricoltori Savona; Luca De Michelis presidente di Confagricoltura Savona; Giovanni Minuto diretto del Cersaa (Centro Sperimentazione Agricola).

“Questo è l’atto conclusivo di un iter durato a lungo, la volontà è quella di riportare una tradizione importante come la coltivazione del chinotto nella nostra città, – ha dichiarato Ripamonti. – A suo tempo abbiamo individuato un terreno di circa 15 mila mq in via Cesare Bonini, all’interno del quale potremo provare a far ripartire la coltivazione del chinotto. Il comune, proprietario del terreno, lavorerà per mettere a bando l’attività di coltivazione con la speranza che questa tradizione possa assumere nuovamente importanza per la nostra città”.

“Come spesso accade l’iter burocratico non sarà semplice, ad esempio la destinazione d’uso del terreno non è quella ‘adatta’. Il protocollo d’intesa prevede quindi una serie di attività che hanno l’obiettivo di creare i presupposti per poter poi indire il bando: speriamo di poterlo fare già entro ottobre o al limite fine anno. Non posso che ringraziare il Cersaa e le associazioni agricole, che su questo territorio danno davvero una grande mano. Credo che anche le Regione possa contribuire allo sviluppo di questo progetto”.

Il Comune di Savona ha anche altri terreni adatti, l’obiettivo quindi è quello di creare un ‘progetto pilota’ che poi possa espandersi.

“Il numero previsto di piante oscilla tra 80 o 120, –  ha affermato Minuto del Cersaa, – scopriremo durante la sistemazione quali parti potranno essere destinate alla coltivazione del chinotto e quali ad altri prodotti. Lì sorgerà sicuramente una azienda a produzione mista: per generare un reddito con i chinotti ci vorranno almeno 4-5 anni, quindi è indispensabile per la sua sopravvivenza che abbia anche altri sbocchi”.

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