Calcio violento

Arbitro aggredito: i carabinieri al campo di Bragno per interrogare i testimoni

I militari sarebbero vicini ad identificare il colpevole che ieri era scappato tra la folla dopo la violenza al termine di una gara giovanile

ARBITRO AGGREDITO

Cairo Montenotte. I carabinieri della compagnia di Cairo Montenotte questa mattina hanno proseguito le indagini al campo sportivo di Bragno per risalire al responsabile dell‘aggressione all’arbitro Michele Russo, avvenuta ieri a Millesimo al termine della gara tra Crystal Palace e Corigliano Calabro, valida per il Memorial Comparato della categoria Giovanissimi. I militari hanno interrogato diverse persone presenti al campo, in particolare genitori dei giovani atleti. Secondo quanto trapelato il cerchio intorno all’aggressore si sarebbe ormai ristretto e, nelle prossime ore, gli uomini dell’Arma potrebbero riuscire ad identificarlo.

Michele Russo, arbitro savonese in forza al Comitato regionale arbitri della Liguria, ieri era stato aggredito da un soggetto non identificato, poi dileguatosi tra la folla, ma ritenuto genitore di uno dei ragazzi partecipanti alla gara; l’arbitro era stato colpito da un pugno al volto, subendo ferite all’occhio e allo zigomo.

I carabinieri si sono messi subito al lavoro per risalire all’identità del responsabile e per questo oggi si sono presentati al campo di Bragno, dove la manifestazione sta proseguendo, per raccogliere informazioni, deposizioni e indizi sull’identità dell’aggressore.

A ventiquattro ore dall’accaduto, poi, è giunta una dichiarazione ufficiale dell’Aia locale, che ha emanato un comunicato, che riportiamo: “la sezione AIA di Savona ed il Comitato regionale arbitri sono rimasti sconvolti dalla vile aggressione subita dal proprio arbitro Michele Russo. Nel condannare la violenza in ogni suo modo e forma, restiamo ancor di più stupiti di come ciò sia potuto accadere in un torneo giovanile di tale caratura. Siamo fermamente convinti che il giuoco del calcio debba restate un gioco e quindi un divertimento, dove ogni protagonista svolge il proprio ruolo: giocatori – dirigenti – arbitri – tifosi – genitori. La cultura mediatica del sospetto, di cui leggiamo e sentiamo continuamente su tutti i mezzi di comunicazione, colpisce purtroppo nella maniera peggiore proprio ai nostri livelli. Se arriviamo al punto che un genitore debba dimostrare il proprio dissenso nei confronti di un arbitro che dirige gare di Promozione per la sua direzione di gara della categoria Giovanissimi, allora forse è giunto il momento di riflettere su quale sia la vera dimensione del mondo del calcio.
La Sezione AIA di Savona ed il CRA Liguria prendono atto della decisione assunta dagli organizzatori del torneo di classificare all’ultimo posto la squadra di questa genitore: desideriamo non commentare tale scelta, ma confidiamo assolutamente nelle delibere che verranno assunte dai preposti organismi di giustizia, sia in sede sportiva che civile e penale.

La Sezione AIA di Savona ed il Comitato Regionale Arbitri esprimono la loro totale solidarietà a Michele Russo e a tutti i suoi colleghi vittime di violenza sui campi: confidiamo che tali atti di viltà non si ripetano, ma che soprattutto, da uomini veri e di sport, venga segnalato il nome del colpevole dell’aggressione, abbattendo il vergognoso muro di omertà che fino ad ora ha nascosto questa persona: se fosse stato un loro figlio ad essere aggredito, sicuramente vorrebbero conoscere l’autore del vile gesto”.

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