Bordate

Alassio 2018, Melgrati risponde a Vaccarezza: “Hanno paura di perdere, i cittadini sono con noi”

Il candidato sindaco alassino non le manda a dire: "Vaccarezza sta abusando della pazienza degli alassini..."

Melgrati elezioni

Alassio. Non si è fatta attendere la risposta di Marco Melgrati alle esternazioni di Angelo Vaccarezza che aveva duramente attaccato il candidato sindaco alassino per la vicenda del simbolo estromesso dalla corsa elettorale.

“Prima di tutto Angelo Vaccarezza forse dimentica che se è lì seduto in Regione lo deve anche ai miei 3.600 voti personali portati alla coalizione di Giovanni Toti nella lista di Forza Italia, terzo dei votati di Forza Italia in Liguria e all’impegno economico da me profuso in campagna elettorale; quindi dovrebbe avere per lo meno un minimo di rispetto nei miei confronti – precisa subito Melgrati -. Diversamente credo che la questione del simbolo sia superata: il simbolo che noi avevamo preparato assomiglia in maniera speculare ai simboli approvati a Claudio Scajola a Imperia. Sono quattro simboli di quattro liste tutti molto simili e praticamente uguali a quello che avevamo presentato noi all’inizio; simboli che sono stati tutti approvati dall’ufficio circondariale elettorale di Imperia, con a capo un rappresentante della Prefettura di Imperia e ci chiediamo come mai questa sperequazione” sottolinea il candidato sindaco alassino.

“Tuttavia è un discorso superato e non è che ci interessa questo problema. Noi oggi abbiamo scelto di rispondere con il cuore tricolore nel nostro simbolo alle cattiverie, al livore nei nostri confronti, alle paure perché di fatto esiste la paura nei confronti della nostra lista da parte di chi ha fatto l’esposto”.

“Capisco anche che il simbolo perfetto per questi signori era il simbolo senza la scritta Melgrati Sindaco, perché questo è quello che veramente fa loro paura e li induce a infangare, colpire, parlare e far confluire alle riunioni della loro lista parlamentari, sindaci consiglieri di altre città per fere numero. Basti pensare che alla presentazione della lista Canepa c’erano quasi più “foresti” che alassini in sala, e questa è una cosa che dovrebbe già far riflettere” aggiunge ancora Melgrati.

“A mero titolo esemplificativo ed a conferma della nostra linea di pensiero, ci teniamo a ricordare che una delle cinque liste presenti ad Alassio, ha adottato la “X”, elemento caratterizzante di una gruppo che negli anni 2011-2018 ha fatto capo ad Angelo Galtieri, incontrando il consenso di circa 1900 alassini, non solo nel simbolo ma persino nel nome: non abbiamo mai nemmeno pensato di diffidare qualcuno”.

“La domanda che ci facciamo è la seguente: quando Angelo Vaccarezza la smetterà di occuparsi dei problemi di Alassio? Fino a quando Angelo Vaccarezza abuserà della pazienza dei cittadini di Alassio? Perché gli alassini vogliono discutere i problemi della loro città e non vogliono che il loro sindaco abbia un tutore, un regista e suggeritore occulto se non un manovratore di fili del teatrino della politica di questo sindaco uscente”.

“Noi vogliamo che l’amministrazione di Alassio sia gestita solo ed esclusivamente dagli alassini nel supremo interesse della città di Alassio e non negli interessi di altri Comuni che magari hanno bisogno di qualcuno che sia servo di altre situazioni” conclude Melgrati.

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