Lettera al direttore

Lettera

Savona i burattini della collezione Gambarutti “scrivono” al sindaco Caprioglio

Continua il ciclo di lettere di Danilo Bruno "a nome" delle opere d'arte savonesi

Danilo Bruno

Buongiorno sig.ra Sindaca,
sono uno dei burattini della collezione Gambarutti, che aveva promesso a suo tempo a stare ai giornali di venirci a visitare “prima della fine della legislatura”.

Vorrei premetterLe due cose:

a) Quando verrà a vederci poiche’ non ci ricordiamo di averla vista o meglio non vi è stata una visita con seguito, foto, “trombe, pifferi e nacchere”, come succede spesso quando la sua Giunta “poliparlante e polifacente” esce dalle nebbie per fare ” tutto e l’esatto opposto nella consueta indescrivibile confusione di idee, di azioni e di programmi”?

b) Ci farà periziare poiche’ dai programmi della proprietà si intenderebbe vendere il tutto ed è molto difficile poterlo fare se non si conosce il prezzo poi si può attivare anche il crownfunding ma almeno per raggiungere una cifra certa.

A queste brevi premesse vorremmo poi chiederLe alcune cose anche nuove poiche’ i monumenti cittadini sono stanchi di non avere notizie sul loro destino:

1) Quando avremo un assessore alla cultura in modo che le competenze non siano piu’ distribuite a “chi capita” nella Sua giunta: dall’urbanistica, alle manifestazioni,…?

2) Quando capiremo cosa vuole fare del Museo Pertini- Cuneo, che verrà aperto il 25 aprile e il 1 maggio ma rigorosamente al mattino mentre la festa dell’ANPI sarà ovviamente al pomeriggio sul Priamar?

3) Il medesimo Museo non potrebbe cambiare orario e come si pensa di integrare le visite con la casa di Stella forse dal luogo di nascita di Pertini partiranno volontarie e volontari per venire ad aprire il Priamar con scolaresche e/o comitive al seguito?

4) La cella di Mazzini il 25 aprile e il 1 maggio sarà aperta al pubblico con doverosa informazione della sua esistenza o forse la Sua giunta vuole continuare ad ignorarla?

5) Ma perche’ non cambiarne l’orario di apertura dando un finanziamento all’Istituto Internazionale di Studi Liguri, che gestisce il museo archeologico, per garantire l’apertura dei musei dei Priamar? Basterebbe procedere ad un taglio diverso delle spese culturali coinvolgendo anche la fondazione De Mari ed eventuali sponsors ma soprattutto discuterne con le associazioni e la cittadinanza e non lasciare tutto allo sbando in mano a dirigenti capaci ma prive di alcuna indicazione politica, che spetterebbe agli organi elettivi.

Ora la saluto e La invito a venirci trovare presto così magari finirà la legislatura e la Sua giunta abbandonerà il governo di questa città, che sta lentamente conducendo verso una crisi senza speranza.

Danilo Bruno e uno dei pupazzi della collezione Gambarutti

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