Il 10 maggio

Regione, a maggio prenderà il via un corso di formazione e aggiornamento su anticorruzione e trasparenza

Il vicepresidente Viale: “Il sistema ligure è sano e sa reagire”

Sedi istituzionali e palazzi del governo
Foto d'archivio

Regione. “Il nostro è un sistema sanitario che sa reagire rispetto a episodi delittuosi come quelli oggetto delle indagini in corso. Non esiste il rischio zero, ma siamo assolutamente consapevoli che il nostro sistema è sano e fatto di persone serie e per bene”.

Così la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla sanità Sonia Viale al termine della riunione del gruppo di lavoro Anticorruzione e Trasparenza convocato oggi alla presenza del presidente Toti, anche a seguito dell’indagine che ha coinvolto un dipendente dell’Asl5 Spezzino per fare il punto sul lavoro svolto e sugli obiettivi futuri.

“Regione Liguria, – ha proseguito Viale, – è all’avanguardia nel paese nell’attuazione delle norme anticorruzione: nel maggio 2016 abbiamo costituito un gruppo Anticorruzione e Trasparenza, che ha lavorato e prodotto documenti individuando alcune aree maggiormente a rischio nel sistema sanitario e rendendo concrete ed efficaci le disposizioni in materia. Stiamo lavorando in progress: l’elaborazione e adozione di una modulistica omogenea o l’utilizzo di piattaforme informatiche per l’aggiornamento costante sull’andamento delle procedure di gara, in assoluta trasparenza oppure, ancora, il sorteggio pubblico adottato da oltre un mese dei componenti delle commissioni aggiudicatrici, sono tutti strumenti molto utili”.

Tra i risultati raggiunti lo scorso anno e oggi in fase di realizzazione, l’organizzazione di un corso itinerante di formazione e aggiornamento sull’anticorruzione e la trasparenza rivolto a tutti i dipendenti delle aziende sanitarie e ospedaliere della Liguria e in programma a partire dal 10 maggio, l’adozione di una modulistica uniforme in materia di anticorruzione e trasparenza da parte di tutte le aziende liguri sul diritto di accesso, sul conflitto di interesse, sulla trasparenza, sull’incompatibilità degli incarichi e così via.

Il gruppo Anticorruzione e Trasparenza ha anche effettuato un lavoro approfondito sull’area della libera professione, individuata anche dall’Anac tra quelle maggiormente a rischio.

“Fin dalla sua costituzione, – ha aggiunto ancora Viale, – il gruppo ha lavorato a ritmi serrati per individuare le strategie migliori da attuare su tutto il territorio in modo omogeneo a tutela della legalità. Ciò che volevamo evitare era che l’applicazione delle norme nazionali e delle direttive Anac si traducesse in un adempimento burocratico. Oggi, grazie al lavoro del gruppo Anticorruzione, possiamo dire di essere un passo avanti rispetto alle altre Regioni affinché i responsabili siano interlocutori efficaci nelle aziende per supportare le direzioni strategiche anche nei processi decisionali”.

In merito all’attività svolta dal gruppo di lavoro dal 2016 ad oggi, la vicepresidente ha ricordato che: “Il primo risultato è stato, a dicembre 2016, il rapporto preliminare sull’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza in tutte le aziende del sistema. L’attività è proseguita nel 2017 ed è costantemente in progress, con interventi che si perfezionano e affinano passo dopo passo. La standardizzazione della modulistica, in particolare, è fondamentale perché va nella direzione della semplificazione burocratica e rende più semplici ed efficaci i controlli. La formazione, poi, è un punto chiave: il corso che partirà il 10 maggio a Pietra Ligure e poi si sposterà sul territorio, coinvolgerà non solo i responsabili Prevenzione corruzione e trasparenza delle nostre aziende ma progressivamente, tutti gli operatori del sistema, nell’ottica di una sensibilizzazione su queste tematiche e anche di una adeguata valorizzazione del ruolo fondamentale e delicato dei responsabili, con una capillare diffusione della conoscenza delle norme, dei valori e della cultura dell’integrità in tutto il sistema”.

Alla riunione odierna hanno partecipato i direttori generali e i responsabili della Prevenzione della corruzione e trasparenza di tutte le aziende del sistema sanitario regionale.

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