Lettera al direttore

Dubbi

Partecipato e licenziato?

Verdi

In questi giorni in provincia di Savona sta avvenendo una cosa incredibile almeno fino a poco tempo fa ovvero due aziende interamente pubbliche:

ATA del comune di Savona e TPL partecipata dalla provincia e da tutti i comuni rischiano di soccombere e di aprire la via a licenziamenti e contratti di solidarietà.

I Verdi ancora una volta si schierano dalla parte di lavoratori e lavoratrici di ATA e di TPL, chiamati e chiamate allo sciopero il prossimo 20 aprile, ponendosi ancora una volta delle domande.

Per ATA, se il centrosinistra aveva effettivamente lasciato l’azienda in cattive condizioni, bisogna dire che il centrodestra non ha operato meglio poiche’ non è riuscito a produrre una traccia di piano industriale.

A poco poi può servire la dichiarazione del “Draghi de noatri” (Montaldo), che sostiene il miglioramento della situazione quando l’azienda è stata commissariata ed è giunta alla proposta di concordato fallimentare.

Qui sorgono due domande:
Perche’ il consiglio di amministrazione non si dimette dinanzi all’evidente fallimento?
Perche’ non è puntato direttamente sulla raccolta differenziata spinta e porta a porta insieme a progetti di riduzione dei rifiuti e di riuso oltreche’ di educazione ambientale ,che costituiscono precisi obblighi di legge e quindi un presupposto inscindibile per la definizione di un piano di risanamento dei conti comunali? Si tenga tra l’altro presente che un piano per la differenziata spinta era stato predisposto e mai attuato anni fa quindi basterebbe riprenderlo e magari aggiornarlo.

Su TPL dopo la decisione della Giunta Toti, che ha annullato l’idea di una progettazione unica regionale della mobilità viste le condizioni geofisiche della regione, bisogna dire che i comuni savonesi non hanno mai fatto una scelta chiara a sostegno del trasporto pubblico locale e dell’integrazione fra treno e bus.

I medesimi comuni non hanno mai fatto una scelta a favore di una azienda pubblica, che integri pure la gestione dei parcheggi ,costituenti un elemento decisivo della mobilità locale.

In questo quadro noi Verdi continuiamo a pensare che circolino troppi automezzi e che il servizio pubblico sia assolutamente insufficiente dinanzi ai problemi di inquinamento e di qualità dell’aria delle città ma nel contempo continuiamo a ripetere che occorrano politiche diverse a favore del trasporto pubblico locale.

Nel contempo dinanzi all’evidente fallimento del centrodestra e alla silente opposizione di PD e pentastellati continuiamo a chiedere che ,a cominciare dalla giunta savonese, gli amministratori e le amministratrici traggano le doverose conseguenze ovvero rispondere al “non è di nostra competenza” di Montaldo con una chiara richiesta di dimissioni per la palese incapacità di compiere scelte politiche a sostegno di cittadine e cittadini.

Danilo Bruno

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