Polemica

Negata l’intitolazione dei giardini di Pietra Ligure a Giacomo Accame, minoranza: “Una figuraccia del Comune”

Il consigliere Nicola Seppone all'attacco: "Pressapochismo dell'amministrazione"

giacomo accame

Pietra Ligure. La decisione della Prefettura  di Savona di negare l’autorizzazione all’intitolazione del parco sul viale della Repubblica all’ex sindaco Giacomo Accame è al centro della polemica politica a Pietra Ligure. Una sorta di manifestazione si farà, ma non in senso ufficiale e secondo quanto già organizzato dal Comune pietrese, che ha ricevuto il No dal Palazzo del Governo nonostante avesse già ultimato gli ultimi preparativi, con tanto di inviti ufficiali.

“Il sottoscritto consigliere comunale, l’11 dicembre 2017, aveva presentato una mozione – approvata all’unanimità – per richiedere l’intitolazione di una strada o una piazza all’ex sindaco pietrese. Oggi si apprende con dispiacere della decisione della Prefettura che scaturisce dall’applicazione di una legge nazionale secondo cui occorre attendere almeno 10 anni – dalla morte di qualcuno – prima di poter intitolare una strada o un luogo pubblico – afferma il consigliere di minoranza e capogruppo di “100% Pietra” Nicola Seppone -. Nulla quaestio sulla decisione della Prefettura (anche se, a questo punto, bisognerà capire i motivi che hanno portato alle recenti ed evidenti eccezioni per Augusto Rembado, Suor Bruna e Mons. Luigi Rembado per i quali, ricordiamolo, l’intitolazione è avvenuta assai prima rispetto alla prescrizione prevista dalla legge), tuttavia dobbiamo far notare un fatto a dir poco incomprensibile che vede come protagonista la stessa amministrazione pietrese”.

“I consiglieri di minoranza, tra cui il sottoscritto, nei giorni precedenti hanno ricevuto gli inviti istituzionali ufficiali alla cerimonia programmata per sabato 28 aprile e, allora, la domanda sorge spontanea: perché mandare degli inviti ufficiali quando non si ha ancora la certezza della validità formale della procedura? In altre parole: perché non aspettare l’ok della Prefettura (condizione imprescindibile per l’intitolazione) prima – e sottolineiamo “prima” – di inviare gli inviti ufficiali per una cerimonia che, a questo punto, non si terrà?” si chiede l’esponente della minoranza pietrese.

“Questo modus operandi dell’amministrazione ci è sembrato frettoloso e poco rispettoso anche nei confronti della Prefettura stessa: quasi un dare per scontato che l’autorizzazione sarebbe stata concessa a prescindere. Fatto che, in parte, poteva anche essere un’aspettativa legittima (visti i precedenti) ma che, dall’altro lato, è stato sicuramente poco elegante e ha contribuito ad illudere quelli che (pensiamo agli stessi familiari di Accame) erano già stati avvisati dell’imminente intitolazione”.

“A questo punto non ci resta che prendere atto di questa decisione ma ci aspettiamo che l’amministrazione faccia i propri passi per chiedere i dovuti chiarimenti in merito alle eccezioni avvenute in passato ma non nel presente” conclude il consigliere Nicola Seppone.

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