Loano. Quando ieri pomeriggio gli agenti della polizia municipale di Loano lo hanno notato avvicinare un gruppetto di ragazzi si sono subito insospettiti ed, in effetti, di lì a poco hanno osservato in diretta una cessione di hashish. A quel punto la pattuglia è entrata in azione ed ha bloccato il giovane cliente, un diciottenne italiano, e il pusher, un venticinquenne egiziano, Aly Saad Mohamed Kandil.
L’acquirente (che è stato poi segnalato alla Prefettura come assuntore di droga) ha confermato agli agenti che aveva appena comprato una dose di hashish, per cinque euro, dal nordafricano. Proprio durante la perquisizione personale dello straniero, dalla tasca della sua felpa, sono saltati fuori altri dieci grammi di stupefacente, mentre a casa sua, a Pietra Ligure, la polizia municipale ha trovato altri tre grammi di hashish, oltre ad un bilancino di precisione ed un coltello sporco di droga. In accordo con il pm di turno, per Kandil sono quindi scattate le manette per detenzione e spaccio di droga.
Dopo una notte in camera di sicurezza, questa mattina, l’egiziano è stato processato per direttissima in tribunale ed il giudice ha convalidato il suo arresto applicando nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione per tre volte alla settimana davanti ai carabinieri. Vista la richiesta di termini a difesa del legale dell’imputato, l’avvocato Maria Azzurra Ciccarese, il processo è stato rinviato al prossimo 10 aprile.
L’arresto di Kandil ha preso le mosse da un servizio di controllo della polizia municipale mirato proprio a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, anche tra gli adolescenti. Gli agenti del comando loanese, in borghese, erano nella zona di via Doria quando hanno assistito allo scambio sospetto e sono entrati in azione.
