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Distribuzione dei farmaci salvavita, botta e risposta tra Lunardon e Viale

Dopo che la distribuzione è stata affidata alle farmacie territoriali

palazzo regione

Regione. Botta e risposta tra il consigliere regionale del Pd Giovanni Lunardon e l’assessore regionale alla sanità Sonia Viale circa la distribuzione dei farmaci da parte delle farmecie territoriali.

“L’indagine della Corte dei Conti, avviata attraverso la Guardia di Finanza, sulla distribuzione dei farmaci salvavita affidata dalla Regione alle farmacie è purtroppo l’esito scontato di una vicenda su cui avevamo messo in guardia da tempo la giunta Toti – dice il Dem – Sia in consiglio regionale, con una dura battaglia culminata con la richiesta di una seduta monotematica, sia in sede di discussione del piano sanitario il gruppo del Pd aveva sollevato il problema. Ma il centrodestra era andato avanti per la propria strada. Anche la Corte dei Conti, a suo tempo, aveva espresso forti riserve sulla decisione di Toti e Viale di scardinare la buona pratica avviata dal centrosinistra e aveva lanciato un tempestivo allarme sui rischi che la spesa farmaceutica andasse fuori controllo, allarme che è stato fatto cadere nel vuoto”.

“La distribuzione diretta dei farmaci salvavita (tramite le Asl) era stata avviata dalla precedente amministrazione regionale, prima con la sperimentazione partita nell’Asl 1 imperiese (che prevedeva anche il recapito domiciliare) e poi era stata estesa al resto della regione. Grazie a quel sistema, premiato come buona pratica dalla Corte dei Conti, l’ente era riuscito a risparmiare parecchi soldi e a evitare sprechi. Ma affidando quel servizio alle farmacie, che per svolgerlo devono giustamente avere un tornaconto economico, è chiaro che le spese per le casse della Regione aumentino. E non è un caso che proprio la spesa farmaceutica da almeno un paio d’anni anche per questa ragione sia finita fuori controllo”.

Immediata la replica di Viale: “Per un partito politico abituato a chiudere ospedali per far quadrare i conti capisco sia difficile comprendere chi, invece, persegue l’obiettivo di migliorare i servizi destinati ai cittadini, offrendone anche di nuovi come la possibilità di ritirare i farmaci salvavita nelle farmacie. Al consigliere Lunardon consiglio di tornare con i piedi per terra e parlare con i cittadini, che grazie a questo servizio non devono più affrontare code nelle farmacie ospedaliere o delle Asl, aperte pochi giorni a settimana e per poche ore, ma possono ritirare alcuni farmaci salvavita nella farmacia sotto casa, risparmiando così tempo prezioso e denaro”.

“Siamo convinti – aggiunge la vicepresidente Viale – che nel medio periodo questa modalità di distribuzione dei farmaci produrrà un risparmio per le casse della sanità regionale, grazie a procedure uniformi adottate da tutte le Asl, al monitoraggio informatizzato in tempo reale delle giacenze e alla centralizzazione degli acquisti e del magazzino”.

La vicepresidente Viale sottolinea poi che Regione Liguria sta procedendo esattamente come indicato dalla Corte dei Conti, visto che “l’Università di Genova sta effettuando il puntuale monitoraggio per verificare la sostenibilità di questa misura durante tutta la fase di sperimentazione”. Infatti, nel giudizio di parifica del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2016, la Corte dei Conti della Liguria, in merito all’erogazione del servizio di distribuzione dei farmaci attraverso le farmacie territoriali convenzionate, rileva: “al fine di valutare l’economicità di tale forma di distribuzione, che permette all’assistito di poter prelevare il farmaco di cui ha bisogno presso la farmacia del territorio senza doversi necessariamente recare nel presidio ospedaliero pubblico, appare necessaria un’analisi comparata con i costi ed i benefici generati dalla parallela modalità di distribuzione diretta da parte delle strutture del servizio sanitario regionale”.

Nella stessa relazione, la magistratura contabile aggiunge: “Per valutare l’economicità del servizio, si è fatto ricorso al confronto con la remunerazione accordata, per il medesimo servizio, ai farmacisti convenzionati in altre regioni: l’emolumento riconosciuto da Regione Liguria risulta tra i meno onerosi stipulati sul territorio nazionale”. In merito, poi, all’accordo siglato lo scorso anno per l’avvio della sperimentazione in atto, la Corte sottolinea che “il nuovo accordo punta a uniformare su tutto il territorio regionale l’elenco dei farmaci distribuibili per conto, in modo da conciliare prossimità all’utente finale e standardizzazione delle procedure distributive, presupposto per un trasparente monitoraggio e una valutazione dei benefici conseguiti a fronte dei costi sostenuti”.

La vicepresidente Viale conclude: “Rispedisco pertanto al mittente quanto attribuito al Commissario di Alisa Locatelli, che, contrariamente a quanto affermato dal consigliere del Pd, sta procedendo nella direzione indicata nel giudizio di parifica della Corte dei Conti”.

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