Polemica

Consiglio regionale, slitta il provvedimento sui vitalizi e i costi della politica. M5S: “Una vergogna”

La proposta di legge tornerà all'esame dell'Assemblea legislativa ligure a fine giugno

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Liguria. Con 7 voti a favore (Mov5Stelle, Michelucci del Pd e Battistini di LiberaMente Liguria), 3 astenuti (Barbagallo, De Vincenzi e Lunardon del Pd) e 20 contrari (maggioranza di centro destra, Ferrando, Garibaldi e Rossetti del Pd, Giovanni Boitano di Liguri con Paita ) è stata respinta la proposta di discutere immediatamente in aula la Proposta di legge “Interventi per la riduzione dei costi della politica e in materia di trasparenza” , che era stata presentata da Alice Salvatore (Mov5Stelle) e sottoscritta da tutto il gruppo. Il testo tornerà in aula a fine giugno.

Franco Senarega (Lega Nord Liguria-Salvini) è intervenuto prima dell’illustrazione del documento da parte dei proponenti e ne ha chiesto il rinvio in commissione per approfondimenti e per elaborare un testo più organico.

Alice Salvatore (Mov5SDtelle) ha respinto la proposta. Salvatore ha ricordato che il testo è stato presentato il 2 gennaio 2017 e di avere sollecitato più volte il presidente della competente I Commissione Affari generali Istituzionali e Bilancio ad avviare il dibattito lamentando che di fatto sarebbe stato impedita la discussione sul provvedimento. Secondo il consigliere il rinvio in commissione allungherebbe ulteriormente le tempistiche: “Con un copione ormai tanto consolidato quanto vergognoso, la maggioranza si rifugia in corner e chiede il rinvio in commissione della Proposta di legge del MoVimento 5 Stelle per ottenere un consistente risparmio sui 6 milioni di euro annualmente spesi dalla Regione Liguria per i vitalizi degli ex consiglieri regionali, come è già stato fatto in altre regioni italiane”.

“Forza Italia, che presiede la Commissione I bilancio, non ha voluto affrontare in commissione la proposta di legge. Chi presiede la Commissione I non ha voluto nemmeno convocare in audizione le realtà interessate adducendo la scusa che le 600 associazioni, almeno 500 delle quali proposte dalla stessa maggioranza, erano troppe da audire; quindi ha deciso di non audirne nessuna, mai, bloccando di fatto l’iter in Commissione e costringendoci a richiedere la calendarizzazione dell’iniziativa direttamente in Consiglio”.
“Per concludere, oggi la maggioranza chiede altro tempo (!), proponendo di far slittare l’iniziativa a giugno 2018 nonostante sia stata depositata da noi il 2 gennaio 2017, cioè con amplissimo tempo e spazio per poterne discutere, e per poter approfondire e audire tutte le realtà interessate. Una vergogna e un chiaro segnale di ostilità rispetto ad una Proposta di legge che è già stata approvata e adottata in un’altra regione a trazione centrodestra come la Lombardia. Comportamento ingiustificato e insensato: ridurre i costi della politica si può, e si può impegnare il risparmio conseguente in politiche sociali della Regione Liguria e in prevenzione dalle catastrofi ambientali” ha concluso Salvatore.

Giovanni Pastorino (Rete a Sinistra&LiberaMente Liguria) ha manifestato delle perplessità sul testo annunciando la presentazione di alcuni emendamenti auspicando comunque un dibattito politico nel merito al di là delle differenti posizioni.

Angelo Vaccarezza (FI), presidente della I Commissione Affari generali Istituzionali e Bilancio, ha spiegato che sulla proposta di legge sono state richieste oltre 600 audizioni da parte dei gruppi e questa circostanza ha allungato inevitabilmente i tempi per esaminare il testo in Commissione. Vaccarezza ha condiviso l’opinione di Pastorino sulla necessità di un dibattito approfondito anche perché – ha rilevato – la versione attuale della proposta di legge presenterebbe profili di incostituzionalità.

Luca Garibaldi (Pd) ha rilevato che, in caso di voto in aula, il testo sarebbe sicuramente respinto e, in tal caso, dovranno trascorrere 4 mesi prima di poter ripresentare un nuovo testo sull’argomento, quindi si né dichiarato a favore del rinvio in commissione ma con tempi certi per il ritorno in Consiglio del provvedimento.

“Non ho votato a favore del rinvio in Commissione della proposta dei 5 Stelle sulla riduzione dei costi della politica, perché sono convinto sia giusto discutere in aula questo provvedimento di cui condivido lo spirito. Parliamo di un tema molto sentito dai cittadini, come confermano i recenti risultati elettorali. E vorrei sottolineare come la scorsa giunta regionale di centrosinistra sia intervenuta in modo forte sulla riduzione dei costi della politica e abbia eliminato i vitalizi. Adesso, però, dobbiamo fare un altro passo avanti. Un argomento che mi sta molto a cuore, per esempio, è l’eliminazione – come già avvenuto in altre regioni – del doppio vitalizio, cioè il cumulo di due vitalizi diversi ottenuti ricoprendo due cariche differenti (parlamentare più consigliere regionale o deputato europeo). E proprio su questo punto ho deciso di presentare una mia proposta specifica, per evitare che una questione fondamentale come questa possa venire bocciata nell’analisi complessiva del provvedimento dei 5 stelle” ha detto Juri Michelucci, consigliere regionale del Pd ligure.

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