Il discorso

Celebrazioni per il 25 aprile ad Albenga, Cangiano: “No al revisionismo, la Resistenza è ancora una priorità” fotogallery

"Per risolvere i problemi di oggi non servono Facebook o il Grande Fratello, ma i valori che hanno reso grande l'Italia"

Albenga. “Molto spesso, quando si vuole cercare di ricordare i valori della Resistenza e soprattutto i disvalori del fascismo, ci si sente replicare con una frase paradossale: ‘Con tutti i problemi che ci sono in Italia proprio del fascismo dobbiamo occuparci’?. Credo sia l’esempio più tipico di come si voglia evitare di affrontare una situazione complessa. E’ vero, in Italia ci sono molti problemi: disoccupazione, criminalità, corruzione. Ma non è forse cercando i valori della Resistenza, una splendida ribellione collettiva nei confronti delle ingiustizie, che possiamo cercare questi problemi? Quali sono le priorità che ci vogliono dare, chi ha vinto il Grande Fratello o quanti ‘mi piace’ abbiamo preso su Facebook? La priorità è riportare al centro i valori che hanno reso grande questa nazione”. Lo ha detto questa mattina il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, nel corso delle celebrazioni per il 73° anniversario della Liberazione.

Il programma prevedeva, alle 8.45, il raduno in piazza San Michele e, alle 9, la funzione religiosa nella cattedrale. Alle 9.45 l’alzabandiera e la deposizione delle corone al Monumento dei Caduti, quindi la partenza del corteo per piazza del Popolo. Ed è qui che ha avuto luogo l’orazione ufficiale del sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, che ha voluto ricordare i protagonisti della Resistenza: “Non erano eroi ma persone normali – ha detto ai presenti – con le loro paure e preoccupazioni, che a fronte di una situazione drammatica hanno saputo schierarsi dalla parte giusta. Che è sempre quella della libertà”.

Cangiano ha duramente criticato la tendenza al revisionismo: “Spesso nel tentativo evidente di ribaltare la storia si cerca di far emergere gli episodi più duri accaduti durante la Resistenza, quasi a voler sostenere che anche i partigiani fossero persone violente. Tutti dobbiamo però sempre aver chiara la differenza: una cosa è prendere le armi perché costretti, per recuperare i propri diritti, la propria libertà e quella dell’intera nazione, un’altra è usare le armi e la violenza per controllare i cittadini nella loro quotidianità, limitando la libertà delle persone”.

“I partigiani hanno fatto molto, ma ora sta a noi meritarci il loro scarificio – ha proseguito Cangiano – che vuol dire vivere la nostra vita in modo degno, non pensare di avere solo diritti ma essere consapevoli di avere anche dei doveri. Tutti dobbiamo essere rigorosi non solo nei confronti degli altri ma anche dei nostri, e invece siamo i primi a giustificare le nostre scorrettezze. Dobbiamo informarci su quanto sta accadendo, approfondire le tematiche e non limitarci ad ascoltare chi grida più forte pensando che dica la verità. Fare la Resistenza oggi significa questo”.

Il discorso del sindaco

Al termine  della commemorazione il corteo è proseguito per il Fortino alla Foce del Centa. Alle ore 17, presso il Museo Storico della Resistenza I Zona Liguria in Piazza del Popolo a Leca d’Albenga sarà inaugurato il 3° Concorso A.N.P.I. Leca d’Albenga.

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