Protocollata

Andora in Movimento: “Nell’odg del prossimo consiglio un regolamento degli orari slot”

Il senatore M5S Matteo Mantero ha inviato ai sindaci liguri una lettera di sollecito ad adottare misure di contrasto al gioco d'azzardo

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Foto d'archivio

Andora. Il Meetup Andora in Movimento ha protocollato questa mattina in Comune una proposta da inserire nel prossimo ordine del giorno del consiglio comunale circa la disciplina e regolamentazione degli orari per l’esercizio delle attività di gioco lecito sul territorio comunale.

“Il senatore del M5S Matteo Mantero ha inviato a tutti i sindaci dei Comuni Liguri una lettera di sollecito ad adottare misure di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo e all’azzardopatia – spiegano dal Meetup – in quanto tale fenomeno in Liguria ha raggiunto livelli davvero allarmanti. Ogni euro speso in azzardo impoverisce tutti non solo chi gioca, visto che dai recenti dati si sono buttati in slot, gratta e vinci e scommesse ben 2,5 miliardi di euro solo nella nostra regione e tale importo sottratto ai consumi e quindi all’economia reale sta mettendo in serio pericolo l’equilibrio economico ligure”.

“L’azzardo crea dipendenza esattamente come la droga, alcool e tabacco – sostengono i pentastellati – e questo è stato stabilito dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità. I giocatori compulsivi sono malati e vanno curati e solo in Liguria ci sono 25.000 giocatori patologici dichiarati e almeno il doppio di soggetti a rischio, ma i numeri sono ben più alti visto che molti non si fanno curare. Infatti coloro che si rivolgono ai Sert ovvero i Servizi per le dipendenze patologiche sono una piccola percentuale rispetto al reale bisogno in quanto i soggetti colpiti da GAP (Gioco d’azzardo Patologico) raramente percepiscono la portata del loro problema, oltre alla reticenza ad accedere ai Sert visto che sono servizi a cui si rivolgono soprattutto tossicodipendenti o alcolisti. Sono necessari circa 6 miliardi di euro all’anno per gli interventi a supporto dei giocatori patologici oltre i costi esterni che ricadono su famiglie e servizi sociali dei Comuni”.

“I dati fornitici da AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) dimostrano in maniera inequivocabile l’efficacia delle ordinanze per la limitazione oraria di esercizio delle sale da gioco con videolottery e di funzionamento delle slot in altre tipologie di esercizio, adottate lo scorso anno nella nostra Regione dalle amministrazioni di Savona e di Albenga – insistono dal Meetup – Emerge una riduzione di spese per gioco d’azzardo davvero considerevole. Il volume del giocato in solt e videolottery sono diminuiti, a seguito della adozione delle succitate ordinanze, dell’11% ad Albenga e addirittura del 27% a Savona. In un solo anno i cittadini di Savona ed Albenga hanno risparmiato ben 21 milioni di euro, prima inghiottiti dal circuito dell’azzardo ed ora, grazie alle limitazioni, rientrati nel circuito virtuoso dell’economia reale. La piena legittimità dei Sindaci ad emanare specifiche ordinanze per limitare l’orario di funzionamento delle slot a tutela della salute dei propri cittadini è confermata dalle sentenze del TAR Ligure e del Consiglio di Stato che hanno rigettato il ricorso di alcuni esercizi commerciali contro il provvedimento adottato dal Comune di Savona”.

“Per quanto riguarda la nostra cittadina – proseguono ancora da Andora in Movimento – purtroppo vi sono locali che hanno le slot accese con solo una pausa di 4 ore nell’arco delle 24, e soprattutto locali nei pressi delle scuole che vengono spesso scelti dai ragazzi per pranzare al posto di utilizzare la mensa scolastica e che hanno le macchine accese durante le ore di somministrazione del cibo ai minori e non danno di certo un buon esempio di educazione. Oltretutto si ritiene che un buon imprenditore non debba far vivere la sua attività con le slot ma da una buona professionalità nel suo campo altrimenti sarebbe il caso di cambiare mestiere”.

“Da un’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss), emergerebbe che 1,2 milioni di ragazzi sotto i 18 anni gioca d’azzardo e spende la paghetta tra lotterie e bingo – è l’allarme lanciato dal M5S – Tra i 7 e 9 anni sono coinvolti- seppur in forma più lieve – 400mila ragazzini, ossia uno su quattro, mentre tra i 10 e i 17 anni aumenta il numero e il livello delle giocate e il fenomeno riguarderebbe ben 800mila adolescenti, ossia uno su cinque, a cui si aggiunge il triste fatto che un genitore su tre non è al corrente delle scommesse dei figli. Confidiamo in una collaborazione da parte dell’amministrazione visto la gravità del problema”.

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