Commento

Variazione di bilancio da 71 mln di euro, Toti: “Finanzieremo progetti strategici per lo sviluppo”

"Il no delle minoranze è miope e ideologico, contro gli interessi della Liguria"

Giovanni Toti

Liguria. “La variazione di bilancio di oggi risponde alle esigenze dei territori in temi fondamentali come l’ambiente e la riqualificazione urbanistica, dà un’attenzione particolare alla risoluzione dei problemi legati al dissesto idrogeologico e alle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica, che ha bisogno di adeguate infrastrutture informatiche. I numerosi nuovi investimenti rafforzeranno e faranno correre ancora di più la nostra Liguria. Vogliamo fornire alle imprese gli strumenti per renderle sempre più competitive”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’approvazione in Consiglio regionale della variazione di bilancio per gli anni finanziari 2018-2020. Complessivamente la manovra vale 71 milioni di euro ed è finalizzata a realizzare importanti investimenti su tutto il territorio regionale. I più rilevanti: 10 milioni andranno alla realizzazione del Polo universitario di ingegneria nel parco scientifico e tecnologico di Genova-Erzelli; 7,6 milioni a interventi di riqualificazione urbana nel comune della Spezia; 6,5 milioni alla realizzazione di nuovi progetti strategici digitali; 3 milioni all’acquisto di diversi immobili (uno potrebbe essere la sede dell’Università di Imperia, per la quale è in corso una valutazione). A questi si aggiungono interventi per la difesa del suolo (1,7 milioni), di risanamento della qualità dell’aria (1,5 milioni), di riqualificazione dei Parchi di Genova Nervi (1,5 milioni). Un milione andrà a progetti integrati per la sicurezza.

“Ci siamo mossi con un occhio alle esigenze di bilancio e un altro alle richieste che sono arrivate dai territori, dando la precedenza a progetti e interventi che riteniamo strategici. A fronte di questo impegno, le opposizioni ancora una volta giocano al tanto peggio tanto meglio: si dimostrano miopi e contrarie in modo ideologico a tutto ciò che va nella direzione della crescita e dello sviluppo. Ancora oggi il Movimento 5 Stelle ribadisce di non volere infrastrutture fondamentali come il terzo valico e la gronda. Stupiscono anche le critiche a investimenti nelle città di Genova e La Spezia che miglioreranno sensibilmente la qualità della vita e la sicurezza nei due centri urbani più importanti della regione”.

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