Tutti contro il comune

A Savona gli “scontenti” si coalizzano: incontro tra Comitato Genitori, proprietari di cani e lavoratori Tpl

I tre gruppi iniziano un percorso per creare un "fronte comune" contro i provvedimenti più contestati dell'amministrazione savonese

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Savona. Comitato Genitori, Associazione Equilibrio a 6 Zampe e lavoratori di Tpl. Tre “categorie” di savonesi scontenti, ognuna a suo modo, delle politiche messe in atto in questi 20 mesi di governo dall’amministrazione guidata da Ilaria Caprioglio. Ed ora i tre gruppi hanno deciso di fare “fronte comune” per rendere la loro protesta ancora più evidente.

Ieri sera infatti alcuni rappresentanti delle tre realtà si sono incontrati per “un produttivo scambio di idee ed informazioni”. Un contesto informale per una prima chiacchierata, con l’obiettivo come detto di “fare squadra” per opporsi nel modo migliore ai provvedimenti più controversi della giunta Caprioglio. Le tre realtà coinvolte sono anche quelle protagoniste delle tre più eclatanti proteste in consiglio comunale contro l’attuale amministrazione.

Il Comitato Genitori, come noto, si è costituito a marzo 2017 (sulla scia di quello che IVG ribattezzò “l’esercito dei passeggini”) per contestare i pesantissimi tagli al sociale varati all’epoca dalla neoeletta giunta Caprioglio. “Casus belli” furono soprattutto gli aumenti delle rette per asili nido e mense scolastiche, con una clamorosa protesta in consiglio il 22 dicembre 2016. Da inizio 2017 a oggi ha già riportato qualche vittoria, come il ripristino dei campi solari (inizialmente del tutto cancellati dal Comune) ed ora l’introduzione della card “a scalare” anziché dei bollettini per la mensa scolastica.

L’Associazione Equilibrio a 6 Zampe punta invece il dito sulla ormai famigerata ordinanza contro le deiezioni canine nel centro città: emessa da Caprioglio a dicembre 2017, fin da subito fu osteggiata da molti proprietari di cani, prima con proteste di piazza e poi con un’altra clamorosa “invasione” del consiglio comunale il 5 febbraio 2018. L’ordinanza alla fine è stata “assorbita” dal comitato di convivenza civile, ma il colpo di mano del sindaco ha lasciato in eredità uno strappo che per ora non sembra destinato a ricucirsi, anche perchè molti animalisti continuano ad essere strenuamente contrari alla nuova normativa.

I lavoratori Tpl, infine, sono da tempo “in trincea” contro il rischio di privatizzazione dell’azienda. Dopo mesi di proteste cadute nel vuoto, il loro rumoroso intervento nell’ultimo consiglio comunale a Savona, il 12 marzo, ha fatto precipitare le cose: il rifiuto di ammettere in votazione una mozione a loro favore (ritenuta non urgente dai capigruppo di maggioranza) ha dato origine allo “sciopero selvaggio” di 10 giorni fa. Una mossa che ha gettato nello scompiglio il trasporto pubblico in tutto il savonese e ha “costretto” il presidente della Provincia, Monica Giuliano, a intraprendere in fretta e furia un percorso per individuare un “soggetto forte” da affiancare alla stessa Tpl per scongiurare la totale privatizzazione.

Tre gruppi di “scontenti”, ognuno nel proprio ambito, che ora decidono di coalizzarsi con un unico avversario: il Comune di Savona. Non una “fusione”, dato che ognuno ha le sue battaglie, ma una alleanza in cui ogni gruppo appoggerà gli altri. “Perchè i cittadini sono anche genitori, proprietari di cani o lavoratori che rischiano il posto – spiegano – e se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”.

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