Liguria. “Apprendiamo con disappunto e sconcerto la decisione di Piaggio di procedere con il licenziamento di 114 lavoratori, nei poli produttivi di Genova ed Albenga. Pur conoscendo le difficoltà della azienda è tuttavia sconcertante che il management abbia deciso una misura così grave senza informare in alcun modo le istituzioni locali”. Queste le parole del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore regionale Edoardo Rixi a seguito della procedura di licenziamento avviata da Piaggio Aero per 114 lavoratori, 80 genovesi e 34 dello stabilimento di Villanova d’Albenga.
“Perplessità suscita anche il silenzio del Governo – continuano Toti e Rixi – che, più volte sollecitato circa le strategie che intendesse mettere in atto, ha numerose volte rassicurato circa la propria attenzione e il proprio impegno sulla vicenda”.
“Per quanto riguarda la Regione si confermano gli impegni presi circa la riassunzione di una parte della forza lavoro di Genova nelle aziende che si aggiudicheranno, tramite gara, gli spazi precedentemente occupati da Piaggio. È evidente tuttavia che ciò potrà avvenire solo al termine della procedura competitiva. La Regione si è già attivata per richiedere incontri urgenti ai vertici Piaggio, al Governo, e, vista la mancanza di risultati nelle attività di quest’ultimo, direttamente con l’azionista, per comprenderne le intenzioni e i progetti futuri” concludono Toti e Rixi.
“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza ai 114 lavoratori di Piaggio Aerospace, che questa mattina aprendo la loro email hanno trovato la lettera di licenziamento da parte dell’azienda. Saremo al loro fianco per ogni iniziativa possibile. Dopo le grandi promesse in “Pompa Magna” della Regione Liguria con Edoardo Rixi e del Governo questo è il risultato” ribatte il deputato ligure di “Liberi e Uguali” Luca Pastorino.
“Un’altra azienda che appartiene alla storia italiana, un’altra azienda che dal 2015 ha come socio di maggioranza un fondo arabo che ha ceduto ad un non precisato investitore cinese la proprietà intellettuale del P180. Un’altra azienda che prende commesse dallo Stato Italiano per milioni e milioni d’euro e poi licenzia i suoi lavoratori, smembrando un marchio storico del made in Italy” aggiunge Pastorino.
“Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un carosello di parole, frasi rassicuranti e addirittura occhiolini da parte di Ministri che non sono serviti a nulla. Perché qui, a Genova, con questi licenziamenti, ci giochiamo l’Italia e le nostre eccellenze. E ad un tratto svanisce la demagogia di chi a parole ci tiene all’Italia (Lega Nord) e nei fatti non risolve un problema. Scoppia di silenzio invece il Movimento 5 stelle grande assente da tempo sulla questione Aerospace. Noi la proposta l’abbiamo avanzata mesi e mesi fa, stop a finanziamenti pubblici per chi licenzia, con una premessa, che eventuali fondi pubblici dati dallo stato devono essere vincolati a standard occupazionali garantiti. Sarebbe il primo passo per evitare a questi sciacalli di svuotare le nostre aziende e di speculare sui soldi degli italiani e sulle vite dei propri dipendenti” conclude.