Provincia. Una nevicata che è sì arrivata a lambire le spiagge del litorale ma che come copiosità è stata ben “al di sotto delle aspettative”.
Al punto che in molti si sono chiesti se, in questo caso, la protezione civile regionale non abbia peccato di eccessivo pessimismo. E’ scaduta alle 12 di oggi l’allerta rossa per neve diramata ieri sulla base delle previsioni meteo elaborate da Arpal e “condizionate” dall’arrivo di Burian, l’ormai nota ondata di gelo proveniente dalla Siberia.
Temperature a dir poco rigide, vento fino a 100 chilometri orari e neve diffusa sull’intero ponente ligure hanno caratterizzato le ultime ore. Non tutti, però, ritengono che le condizioni meteo di oggi fossero così gravi da richiedere la diramazione di uno stato di allerta rosso. Insomma, una bruttissima giornata ma non così brutta come facevano inizialmente pensare i modelli previsionali.
Una spiegazione del perché le cose non sono andate come le aspettative arriva dagli esperti del Centro Limet: “La situazione sinottica su scala europea mostra la depressione responsabile del maltempo su gran parte della penisola italiana posta con centro motore tra Portogallo e golfo di Biscaglia. Tale situazione determina la risalita di correnti caldo umide verso il centro nord, mentre sulla penisola balcanica è stazionario un nucleo di aria gelida, quindi molto pesante, che si oppone all’avanzamento di tale struttura perturbata. La risalita di queste correnti calde, quindi più leggere, trovandosi di fronte a questo muro freddo, tende a rallentare e quasi a bloccarsi”.
In altri termini, il fenomeno riscontrato nella zona della penisola balcanica sta creando un “blocco” delle correnti più calde con conseguente riduzione delle precipitazioni: “Il regime delle nevicate appare debole e disorganizzato con scarsi accumuli principalmente a causa di questo blocco delle correnti in media alta troposfera, dove addirittura assumono connotati anticiclonici. La piega delle correnti in regime quasi anticiclonico determina una diminuzione delle precipitazioni. Bisogna immaginare il fronte caldo come un ammasso di nubi stratiformi spesse diversi chilometri: se sopra le correnti prendono una piega anticiclonica, questo spessore diminuisce così come la capacità di produrre neve o pioggia”.
Con il passare delle ore “la situazione potrebbe sbloccarsi con un incremento delle nevicate anche sul capoluogo ligure. Attenzione anche alla mattinata di venerdì dove, tra Savona e Genova, la quota neve potrebbe mantenersi molto bassa se non quasi sul livello del mare, ma questo sarà appurato in sede previsionale”.