Conti

Mioglia, approvato il bilancio di previsione del Comune: “Scandalosa la distruzione dei fondi agli enti locali”

"Spese ridotte all'osso e risorse ottimizzate, ma ugualmente chiudere il bilancio è sempre difficile"

comune municipio mioglia

Mioglia. Nella riunione di sabato 24 febbraio il consiglio comunale di Mioglia ha approvato all’unanimità il bilancio previsionale 2018-2020.

“L’approvazione del bilancio previsionale – spiega Roberto Palermo, capogruppo di maggioranza – rappresenta forse il momento più significativo per la gestione di un Ente locale in quanto è l’ atto che, a tutti gli effetti, consente, soprattutto dal punto di vista operativo, la concretizzazione di tutta la progettualità relativa a strutture e servizi e che rappresenta la ragione stessa di sussistere per ogni Comune. Il pareggio di bilancio è ottenuto per un importo di euro 775.973 euro”.

“Nelle entrate correnti restano invariate, come prevede la legge, le aliquote dell’Imu e della Tasi. In particolare il Comune prevede un introito pari a 231.950 euro per quanto riguarda il gettito proveniente dall’Imu e di 34.000,00 euro provenienti dalla Tasi, fissata al 1 per milledelle rendite imponibili, il minimo previsto per legge. Invariata anche l’addizionale comunale Irpef, fissata allo 0,4 per cento, per la quale si prevede un introito complessivo pari a 21.250 euro. Il Comune prevede inoltre di incassare 10.000 euro mediante gli accertamenti degli omessi o parziali pagamenti Imu per l’anno 2013. Riduzione del 15 per cento per quanto riguarda la Tari, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, grazie ad una diminuzione dei costi sostenuti. La Tari, infatti, è una tassa a copertura totale che deriva dalla ripartizione tra tutti i cittadini dei costi legati allo smaltimento dei rifiuti, di conseguenza una riduzione della spesa si traduce in una riduzione dell’imposta. In particolare il costo sostenuto dal Comune è sceso da 75.674euro a 64.271 euro, grazie anche all’aumento della percentuale di raccolta differenziata”.

“Per quanto riguarda la parte di spesa corrente, degno di nota è l’aumento dell’aliquota del fondo crediti di dubbia esigibilità, che deve coprire quest’anno il 75 per cento delle entrate di dubbia e difficile esazione, arrivando così alla cifra di 18.900 euro. Ulteriore diminuzione per il fondo di solidarietà comunale, che passa dai -20.194,60 euro del 2017 ai -21.423,61 del 2018, confermando nuovamente Mioglia tra i Comuni che vi contribuiscono invece che tra quelli che ne usufruiscono, nonostante le crescenti difficoltà economiche dell’Ente per quanto riguarda la sostenibilità della parte di spesa corrente. Nella parte del bilancio in conto capitale, invece, sono previste entrate per 20.500 euro provenienti da oneri di urbanizzazione”.

“Si tratta, come siamo abituati ormai da qualche anno a questa parte, di un bilancio asciutto ed essenziale, ridotti ai minimi termini e che richiederà variazioni continue ad ogni esiguo cambiamento dei presupposti iniziali – prosegue Palermo – L’impossibilità di agire sulle aliquote, il progressivo aumento imposto per legge del fondo crediti di dubbia esigibilità e la continua, inspiegabile, riduzione del fondo di solidarietà comunale ci permettono a malapena di mantenere i servizi essenziali senza concederci ulteriori margini di manovra. Positiva è la riduzione del costo di smaltimento dei rifiuti, che si tradurrà automaticamente in una riduzione della relativa imposta. Non abbiamo ancora programmato spese di investimento ed opere, le quali verranno realizzate con apposite variazioni di bilancio solamente in seguito, quando sarà possibile valutarne l’entità e la sostenibilità”.

“Resta comunque scandaloso, come già sottolineato negli anni precedenti, che un Comune nel quale le spese sono oggettivamente ridotte all’osso ed ottimizzate oltre l’inverosimile non sia in grado di fornire servizi alla cittadinanza oltre a quelli strettamente essenziali e non riesca a programmare spese che vadano oltre il minimo indispensabile, mentre ci sono Comuni, anche di dimensione paragonabile al nostro, che possono permettersi addirittura di non esigere il pagamento di alcuni tributi. Questo dimostra che evidentemente esiste un forte squilibrio nell’assegnazione delle risorse agli Enti locali e che gli Enti virtuosi non vengono premiati ma bensì penalizzati. Nel nostro Comune il costo della politica è totalmente azzerato, il personale ridotto all’essenziale e si deve sopperire alla mancanza di risorse mediante il volontariato dei cittadini e dell’amministrazione, inoltre molte iniziative vengono realizzate senza alcun aggravio economico dell’Ente grazie solamente alla disponibilità di volontari ed amministratori. Nonostante questo, però, ogni anno risulta sempre più difficile chiudere il bilancio. È paradossale che un Ente locale non sia in grado di svolgere appieno il proprio compito se non mediante l’impiego di volontari, pur avendo ottimizzato le spese in modo maniacale, mentre ce ne sono altri che affermano di azzerare i tributi e, nonostante questo, hanno ingenti disponibilità economiche sulla parte di spesa corrente, mentre il nostro Ente si trova letteralmente con l’acqua alla gola”.

“Dal momento in cui saremo costretti a tagliare ulteriormente i servizi alla cittadinanza sarà ancora più evidente il fallimento del ruolo dello Stato nei piccoli paesi, dove amministratori come noi, persone che amano il proprio territorio e non politici di professione, sono costretti a giustificare ai propri concittadini delle scelte fatte con sofferenza e senza alcuna colpa se non quella di essersi presi la responsabilità di portare avanti le nostre piccole comunità locali. È assolutamente necessario interrompere questa politica di tagli lineari agli Enti locali e cominciare ad interrogarsi sulla maggiore importanza di alcune spese a scapito di altre, premiando coloro che hanno saputo dimostrare di non effettuare sprechi.”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.