Accoltellamento

Migrante accoltellato a Savona, l’aggressore dovrà rispondere di tentato omicidio, lesioni e resistenza

Il ferito, raggiunto da sei coltellate, si trova in gravi condizioni all’ospedale Santa Corona: è in pericolo di vita

Carabinieri Alassio arresto spaccio droga
Foto d'archivio

Savona. Tentato omicidio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Sono queste le accuse delle quali deve rispondere Mandjan Konate, richiedente asilo originario della Guinea nato nel dicembre del 1997 (incensurato) che, ieri sera, intorno alle 20,30, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Savona in un alloggio di via Fontanassa, al civico 19, all’interno della struttura per migranti gestita dall’Ancora onlus (dove attualmente sono ospitati sette rifugiati).

Secondo la ricostruzione dei militari (gli accertamenti sono ancora in corso), Konate, per futili motivi, ha aggredito un altro ospite della struttura, Fode Bayo, rifugiato politico senegalese nato nel marzo del 1992, colpendolo con sei coltellate alle spalle e al collo. L’aggressione sarebbe avvenuta mentre la vittima riposava nel suo letto.

È stato il tempestivo intervento dei militari della compagnia savonese, comandata dal maggiore Dario Ragusa, ad evitare conseguenza peggiori. I carabinieri hanno sfondato la porta della cucina dove si era barricato Konate che, armato di due coltelli, si è avventato anche contro di loro cercando di colpirli, ma senza riuscirci. Con grande prontezza e sangue freddo, gli uomini dell’Arma lo hanno bloccato, disarmato e arrestato . Nella casa sono stati sequestrati 5 coltelli a serramanico. Due militari hanno rimediato lesioni lievi nelle concitate fasi dell’arresto.

Ora Konate si trova rinchiuso nel carcere Marassi, a Genova. Il ferito, invece, si trova in gravi condizioni all’ospedale Santa Corona: è in pericolo di vita.

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