Apertura stroordinaria

Giornate FAI: alla scoperta delle Colonie Bergamasche di Celle e Varazze

Prima delle loro ristrutturazione, occasione unica per visitare le colonie

celle: colonie bergamasche

Celle Ligure/Varazze. Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti. Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia.

Il 24 e 25 marzo, grazie ai volontari della Delegazione e del Gruppo FAI Giovani di Savona, sarà una delle ultime occasioni, prima della completa ristrutturazione, per visitare e conoscere gli edifici, il parco e la storia delle Colonie Bergamasche di Celle e Varazze.

Di seguito il programma completo:
Venerdì 23 marzo, alle ore 18, si terrà la conferenza “I campi di concentramento in Liguria”, presso la Biblioteca civica di via Poggi a Celle Ligure. Relatori: Alex Chiabra , storico, l’arch. Manuela Donadoni e l’arch. Francesca Segantin.

LA STORIA – Le Colonie Marine in Liguria, nate per curare ed educare i bambini delle classi meno abbienti provenienti dalle grandi città del Nord Italia, sono state testimoni della storia e degli eventi più tragici del Novecento. Durante la Seconda Guerra Mondiale negli spazi occupati dalla Colonia Bergamasca fu ricavato il campo di concentramento di Celle Ligure, proprio nelle vicinanze della linea ferroviaria, il che favoriva l’arrivo dei treni dei prigionieri e le successive deportazioni. Funzionò dalla primavera del 1944 sino alla fine della guerra. Il campo di concentramento delle colonie bergamasche è l’ultima struttura sopravvissuta in modo piuttosto integro dai tempi del suo utilizzo, mentre delle altre strutture liguri rimane molto poco e difficilmente visitabile. Alle colonie sono giunte e poi trasferite molte persone, che spesso non erano neppure legate strettamente alla resistenza partigiana, ma erano stati catturate per rappresaglia, come molti abitanti della val Casotto, operai dell’Ilva di Savona e di diverse fabbriche di Genova, di molti volontari della Croce Rossa di Vado Ligure, rei di aver soccorso partigiani feriti.

Sabato 24 marzo e Domenica 25 marzo, dalle ore 10 alle ore 17 è prevista la visita alle Colonie Bergamasche di Celle e Varazze.

LA STORIA (2) – La Colonia Bergamasca di Celle Ligure-Varazze viene inaugurata nel 1895. L’atto d’acquisto ufficiale risale al 29 aprile 1892 quando il conte bergamasco Teodoro Frizzoni comprò una parte del promontorio della località Punta. Molti i benefattori che hanno permesso di sviluppare la struttura: l’edificio storico, denominato appunto padiglione Frizzoni, fu costruito nel 1894 e aveva 300 posti letto, inaugurati nel 1895 con i primi 195 bambini. Nel 1914 arriva il padiglione Camozzi con ulteriori 120 posti a cui si aggiungono nel 1925 altri 100 del nuovo padiglione Guido Frizzoni e ulteriori 50 nel 1929 con il padiglione Italcementi. Bambini che non erano mai usciti dal loro paese salivano in treno e dopo cinque ore si trovavano in riva al mare, in un mondo mai visto prima, vivevano in un complesso di 13.000 metri quadrati e giocavano in un parco di 40.000 “parte a prato in piano – si legge in un documento del 1931 – e in pendio, parte a selva di pini e di lecci”. Il complesso era costituito anche da uno spazio lavanderia, aree ricreative, la zona cucina e il refettorio. Negli anni cinquanta viene costruito il secondo padiglione Italcementi, portando la struttura ad avere ben 6 padiglioni con 570 posti letto. Secondo un documento del 1971 la colonia “ospita d’estate per ogni turno mensile mille ragazzi dai 5 ai 12 anni e 300 bambini dai 4 ai 12 anni per ogni turno di due mesi durante l’inverno e in primavera con regolari scuole elementari e materna interna”. Con il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle famiglie, cambiano di conseguenza anche le abitudini, e la prassi delle colonie viene progressivamente abbandonata, lasciando il posto alla vacanza per l’intero nucleo famigliare. La colonia bergamasca terminò la sua attività con queste modalità nel 1998. Dopo la dismissione dei soggiorni climatici vennero parzialmente utilizzate da altri enti fino al 2007, tra cui il centro formazione turistico alberghiera Elio Miretti di Varazze, per essere definitivamente vendute nel 2009.

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