Protesta

Albenga, la protesta spontanea dei lavoratori Tpl alla Milano-Sanremo fotogallery

Tre striscioni dei lavoratori alla Milano-Sanremo, prosegue la battaglia contro la privatizzazione

Albenga. Dopo Savona con l’invasione pacifica del Consiglio comunale e lo sciopero selvaggio del giorno successivo, la protesta dei lavoratori del servizio di trasporto locale del savonese si sposta ad Albenga, più precisamente alla corsa ciclistica Milano-Sanremo.

Le maestranze di Tpl vogliono portare all’attenzione nazionale la loro vertenza, con una protesta spontanea, senza le sigle sindacali, e tre striscioni in mostra per il passaggio dei corridori: “10, 100, 1000 volte vogliamo Tpl pubblica” recita lo slogan dei lavoratori, con molti autisti di Tpl in arrivo per la manifestazione organizzata in occasione della corsa ciclistica.

I lavoratori hanno incassato l’appoggio del Ceda –  Comitato Cittadini Difesa Ambientale, che sostiene la battaglia contro la privatizzazione dell’azienda di trasporto savonese. L’obiettivo è continuare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui futuri scenari del trasporto pubblico locale, con una privatizzazione che rischia di peggiorare il servizio per l’utenza, aumentare le tariffe e non dare le giuste garanzie ai lavoratori che negli ultimi anni hanno già dovuto fare sacrifici per il piano di risanamento di Tpl.

Dopo lo sciopero dei giorni scorsi, il vertice in Prefettura e la successiva e urgente assemblea dei soci,  ora si cerca un soggetto “forte” con cui Tpl possa costituire un’associazione temporanea di impresa (Ati) per partecipare e vincere la gara per il trasporto pubblico locale, una prospettiva sulla quale restano ancora dubbi e incertezze da parte di molti lavoratori, preoccupati per il loro futuro.

protesta tpl

“La Tpl deve rimanere pubblica e non privata – afferma il Comitato che sostiene la protesta spontanea dei lavoratori ad Albenga -. In particolare siamo preoccupati per l’entroterra perché l’arrivo dei privati potrebbe portare ad una riduzione delle corse e del servizio complessivo, mandando in crisi tanti residenti, anziani, lavoratori e studenti in primis, senza contare un possibile rincaro dei biglietti”.

“Tanti lavoratori, poi, rischiano il posto di lavoro. Per questo abbiamo optato per una manifestazione il giorno della Milano-Sanremo, pacifica e silenziosa, ma tramite gli striscioni vogliamo ‘urlare’ tutto il nostro dissenso e la nostra contrarietà alla privatizzazione” conclude il Ceda.

Ecco la testimonianza di Simonetta, in rappresentanza dei lavoratori di Tpl: “Siamo molto amareggiati della situazione: nell’incontro in Prefettura, assieme a Comune e Provincia, era stata valutata la soluzione in house, invece Tpl parteciperà alla gara con un soggetto privato… Quindi una privatizzazione! Sembra che tutto sia stato deciso e che ci stiano prendendo in giro. Nessuno vuole prendersi impegni e lottare per salvare l’azienda pubblica, questo andrà a discapito, oltre che dei lavoratori, dei cittadini, dell’utenza e del servizio. Quando si avrà chiara la situazione, la nostra paura è che ormai sarà troppo tardi e per Tpl non si potrà più tornare indietro”.

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