Affondo

Albenga, Ciangherotti all’attacco: “La giunta Cangiano contro partite IVA e turismo”

Il consigliere di minoranza: "I cittadini chiedono meno tasse e meno burocrazia"

eraldo ciangherotti

Albenga. “E’ partito l’attacco della giunta Cangiano contro partite Iva e turismo, un ottimo modo per dare il colpo finale ad una città che sta uscendo troppo lentamente dalla crisi, dove purtroppo si vedono ancora frange di popolazione, anziani in primo luogo, rovistare nei bidoni della spazzatura in cerca di scarti, dove i giovani stentano a trovare lavoro, e quello che trovano o è precario o è in nero. Mi riferisco alle ultime decisioni, veramente incomprensibili, prese su dehors, tassa di soggiorno, accertamenti massicci sulla Tari delle partite Iva”.

Così Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale di Albenga, va all’attacco della maggioranza e dell’amministrazione comunale.

“Sembra che la maggioranza di Albenga non si sia resa conto della volontà dei cittadini che domenica scorsa hanno votato, chiedendo meno tasse e meno burocrazia per far ripartire lavoro e imprese. Mettere nel mirino le partite Iva con accertamenti a tappeto, sa tanto di vessazione. Nessuno dice che si debbano evadere le tasse, ma gli accertamenti si fanno a chi si presume evada, non ad intere categorie, di fatto accusandole di essere dei fuorilegge. Sui dehors nel centro storico siamo stupiti e amareggiati dello stop a nuovi insediamenti. Provoca un danno enorme agli imprenditori del centro storico, che dovrebbero essere invece incentivati ad investire con sgravi fiscali e minor burocrazia. Quando torneremo al governo della città, modificheremo il regolamento del suolo pubblico per permettere ai proprietari di bar, pub e ristoranti di mettere i tavolini all’esterno, ove possibile, anche nei mesi freddi. Pensiamo a strutture chiuse o semichiuse accessibili ai soggetti diversamente abili, e non solo con ombrelloni e pedane. Vogliamo offrire agli imprenditori del centro storico la possibilità di lavorare tutto l’anno, sviluppando al meglio le loro attività, evidentemente avendo cura di concertare con gli Uffici preposti alla tutela del nostro bellissimo centro storico, le corrette forme e i materiali per valorizzare i nostri monumenti”.

Infine la tassa di soggiorno: “L’aver deciso di anticipare già da quest’anno questo balzello ci sembra una idea sbagliata. Il fatto di aver creato un tavolo con chi ha strutture ricettive non giustifica la decisione di imporre la tassa di soggiorno già da quest’anno. Sapere poi che il 60 per cento dell’imposta servirà per promuovere il turismo attraverso un organismo dove l’assessore al Turismo passino avrà il 50 per cento del potere decisionale non ci lascia per nulla tranquilli. In questi anni l’assessore Passino ha dimostrato ampiamente di non essere in grado di gestire in maniera efficace le occasioni che sono passate, a cominciare dall’inserimento di Albenga tra le Città del Vino, passato sotto silenzio. Promuovere Albenga, le sue bellezze, le sue potenzialità sarebbe fondamentale. Peccato che in questi anni non sia successo” conclude Ciangherotti.

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