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Alassio 2018, la lista civica “Melgrati Sindaco” si presenta: “Turismo, pulizia e arredo urbano le priorità” fotogallery

Melgrati pronto a sfidare gli ex alleati di centro-destra: "Ad Alassio Forza Italia sono io"

Alassio. Turismo, pulizia e arredo urbano. Sono questi i tre perni sui quali Marco Melgrati ed Angelo Galtieri hanno dato vita alla lista civica “Melgrati Sindaco”, presentata ufficialmente questa mattina ad Alassio.

Nello svelare cosa ha spinto l’ex assessore e sindaco della città del Muretto a tornare in pista, Melgrati ha spiegato che “questa candidatura non nasce dalle camere oscure delle segreterie politiche ma dalla volontà di rilanciare Alassio, che con gli ultimi sindaci (e soprattutto con l’ultimo) ha perso moltissimo smalto. A pensarlo non siamo solo noi, ma anche il presidente della Regione Giovanni Toti. Almeno così mi aveva detto in occasione di una riunione tenutasi ad ottobre scorso alla quale avevano partecipato anche Angelo Vaccarezza ed il segretario provinciale Santiago Vacca. Mi stupisco che poi siano uscite altre cose. O hanno la memoria corta o la capacità di negare l’evidenza”.

Melgrati, dunque, si era ritirato dalla vita politica ed aveva limitato il suo impegno politico al suo ruolo di vice coordinatore regionale di Forza Italia e di presidente di Politica per Passione, che “è un movimento trasversale a livello provinciale ma ha sempre appoggiato il centro-destra in occasione delle elezioni. Ma tutti i giorni la gente mi fermava per strada chiedendomi di ripresentarmi alle elezioni. Questo mi ha lasciato perplesso. Significava che l’attuale amministrazione non rispondeva ai bisogni della gente. E dal mio punto di vista il compito principale di un’amministrazione è andare incontro alle richieste delle persone, avere con loro un dialogo. Quando ero sindaco, dalle 8.30 alle 11 giravo per la città a controllare i cantieri (cosa che questa amministrazione non può fare visto che non ha mai fatto un lavoro pubblico) e in quei momenti mi fermavo a parlare con i cittadini. Un amministratore deve incontrare e parlare coi cittadini. Certo, bisogna averne voglia. Ma se non ce l’ha deve mettercela, perché ha scelto di avere un ruolo e questo comporta degli obblighi: ascoltare la gente e risolverne i problemi. O almeno provarci. In questi ultimi cinque anni il municipio è stato chiuso e sordo alle esigenze dei cittadini. Era perfino difficile prendere un appuntamento col sindaco. Quando ero sindaco, il mio ufficio era sempre aperto, anche quello privato. E’ una missione”.

La carriera politica di Marco Melgrati

Circa l’alleanza con Angelo Galtieri, Melgrati ha precisato: “Ci lega una lunga amicizia e la fede calcistica. Tra noi c’è stima reciproca. Non sempre le nostre strade hanno viaggiato su linee parallele ma oggi c’è una convergenza d’intenti su quelle che sono le priorità della città”.

La prima è il turismo: “L’immagine della città è decaduta. Alassio non è più conosciuta all’estero per la sua vocazione turistica. Se andate fuori dall’Italia, da Colonia a Nizza, e fate il nome di Alassio, nessuno sa dove si trovi. Una volta era sulla bocca di tutti, oggi non la conosce più nessuno”.

Seconda priorità, la pulizia: “La città è sporca. Lo era, lo è diventata ancora di più con il rinnovo dell’appalto alla stessa ditta che l’ha portata ad essere così”.

Terzo, l’arredo urbano: “Che significa verde pubblico, cura del dettaglio. Un esempio: per cinque anni nel centro storico non c’è stato un solo bidone per la carta, ora ne sono miracolosamente apparsi una trentina. Tra l’altro sponsorizzati da una ditta privata. Che il Comune non abbia i soldi per comprarli è vergognoso”.

Galtieri ha aggiunto: “Con Marco c’è stato qualche disaccordo per la sua eccessiva sensibilità urbanistica. Questo accordo è fondato principalmente sul tema del turismo. In questi cinque anni la città ha avuto un declino imbarazzante, che va ribaltato. E’ prioritario avere una città ordinata, che non sembri sciatta, ma è fondamentale creare nuove risposte per il turismo e riportare Alassio al suo antico ruolo. Aumentare le presenze significa ridare ricchezza al territorio”.

Circa la composizione della lista, che sarà rigorosamente civica, Melgrati precisa: “Il nostro gruppo ha elementi di novità. Ci sono professionisti, semplici cittadini e qualche grossa new entry rispetto al passato. Al primo incontro Angelo mi ha chiesto di dare un taglio col passato per evitare commistioni spiacevoli e io ho aderito perfettamente. Abbiamo in lista persone di Fratelli d’Italia, abbiamo in lista persone scritte alla Lega ognuno con le sue identità. Una cosa ovvia e che ho chiesto è non avere tessere di partito di sinistra. Non sarebbero compatibili con la storia mia e di Angelo. Chi non è in lista e ha rappresentato una parte della mia esperienza potrà darci una mano in altre maniere. Perfino simpatizzanti del centro-sinistra potranno darci una mano a farci votare”.

Un primo e certo elemento di novità è dato dalla presenza di Giacomo Battaglia, generale dell’Arma dei Carabinieri ed ex comandante della compagnia di Alassio: “Sono lusingato da questa possibilità – spiega il militare – Nel 2009 Melgrati mi aveva concesso la cittadinanza onoraria. Ora voglio dare il mio contributo alla città mettendo a disposizione la mia esperienza. Certo, è completamente diversa da quella di amministratore di un ente locale ma da generale dello Stato credo possa essere molto utile”.

“L’obiettivo che mi sono posto sette anni fa è dare un contributo al turismo della nostra città – aggiunge Galtieri – Non importa se lo darò da sindaco o da assessore. Il desiderio di far eil bene della città ci ha sempre visto fare un passo indietro rispetto alle nostre aspettative. Alcuni amici mi seguiranno, altri mi abbandoneranno, come è giusto che sia”.

Resta l’incognita di Loretta Zavaroni: “L’abbiamo cercata – confessa Galtieri – Ci siamo confrontati con lei e ora lei sta valutando cosa fare. Loretta Zavaroni non rappresenta solo sé stessa ma un gruppo. Fino a metà aprile le porte sono aperte. Le linee guida sono quelle che abbiamo delineato. Alcuni membri del gruppo sono già stati individuati, altri possono ancora aderire”.

“Loretta Zavaroni – ha detto Melgrati – è stata mio assessore per nove anni. Ha svolto bene il suo ruolo, poi ha fatto scelte diverse”.

E circa l’eventuale presenza di attuali amministratori alassini, Melgrati precisa: “Questa amministrazione ha introdotto la tassa di soggiorno, una imposta iniqua che serve solo a garantire lo stipendio a qualcuno. Solo una minima parte resta ai Comuni. E questa parte che resta può essere utilizzata anche per scopi che non sono affatto legati al turismo. Dunque, chi l’ha approvata non può stare con noi. Compreso Gianni Aicardi, che è mio amico ed è stato collega amministratore”.

La lista civica

“Questa avventura sarà vincente – prosegue Melgrati – Non ci aspettiamo di prendere un consenso del 70 per cento come l’ultima volta che mi sono presentato alle amministrative. Le condizioni sono diverse, ci sono più liste, i pretendenti sono agguerriti. Un po’ di eco di quello che ho fatto non è più nella memoria, ma ricorderemo ai cittadini che durante il mio mandato abbiamo riaperto il Grand Hotel, abbiamo inaugurato l’Aurelia Bis che ha tolto la città dall’isolamento, che è stata fatta la casa di riposo per anziani a costo zero per il Comune, che è stato fatto il campo sportivo nuovo, che è stato fatto il porto con la passeggiata, che è stato pavimentato il centro storico”.

E Galtieri: “Marco Melgrati conosce bene la macchina amministrativa quindi guiderà tranquillamente la città verso questo nuovo percorso. C’è da sistemare la struttura interna degli uffici, dove in questi anni si è litigato parecchio, e occorre ridare un modello amministrativo funzionale al Comune. Senza dimenticare i servizi: in estate abbiamo fino a 70 mila cittadini, occorre migliorare alcune cose che finora non hanno funzionato come si deve”.

Tornando alla questione dei rapporti con il centro-destra, Melgrati non ha paura di correre senza l’appoggio della coalizione: “Ad Alassio Forza Italia è sempre stata rappresentata da Marco Melgrati. Sono iscritto al partito dal 2001, anno in cui sono diventato sindaco. Inoltre sono il vice coordinatore regionale. Almeno nominalmente, visto che il coordinamento non si riunisce mai (e questo è uno dei motivi per i quali il partito ha perso consensi e si è fatto superare dalla Lega alle elezioni). Forza Italia ad Alassio sono io e l’ho sempre rappresentata. I partiti facciano le scelte che ritengono. Se voglio appoggiare degli YesMen, facciano pure. Va detto, comunque, che i partiti a livello locale non contano: le politiche sono una cosa, le comunali sono un’altra. Alle comunali si vota la persona”.

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