Albenga/Loano. Hanno fatto tutti scena muta dal gip i cinque marocchini, Abdelkarim Razaoui, 33 anni, Abbes Allali, di 41, Mustapha El Malki, di 42, Jawad Sailouh, di 31, e Abdennabi Bennaoui, di 23, arrestati mercoledì sera ad Albenga al termine dell’operazione anti droga “Dominator” conclusa dai carabinieri della compagnia di Albenga guidati dal maggiore Sergio Pizziconi e coordinati dal Pm Chiara Venturi.
I nordafricani (tre sono difesi dall’avvocato Francesca Aschero, due dalla collega Mara Tagliero) si sono presentati davanti al gip Francesco Meloni che ha convalidato gli arresti e si è riservato di decidere sulle misure cautelari (al momento restano quindi tutti in carcere).
L’indagine che li ha portati in manette era iniziata nello scorso agosto quando i militari dell’Arma avevano iniziato ad indagare su un gruppo di cittadini magrebini che si ipotizzava rifornissero di coca ed hashish i pusher operanti sul territorio ingauno. Il monitoraggio della rete di spaccio aveva permesso di arrestare due magrebini, parenti tra di loro, e di concentrare l’attenzione su un terzo straniero, ovvero Razaoui.
Da quel momento i carabinieri, arresto dopo arresto, hanno smantellato l’intera rete di spaccio, monitorando direttamente circa 20 cessioni e documentandone (anche grazie alle intercettazioni telefoniche) altre 200, fino ad arrivare all’arresto degli ultimi cinque pusher tra Albenga e Loano.
I primi due sono stati arrestati mentre stavano effettuando una compravendita di 20 grammi di cocaina: Abdelkarim Razaoui stava cedendo lo stupefacente ad Abbes Allali. Poi è scattato un blitz in un appartamento di Loano, utilizzato come “covo” e “base operativa” per il confezionamento della droga. A quel punto sono finiti in manette altri tre marocchini: Mustapha El Malki, Jawad Sailouh e Abdennabi Bennaoui (gli ultimi due arrivati da Milano). In casa sono stati trovati anche 60 grammi di cocaina e 6 mila euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio.