Savona. La Tari e la lotta all’evasione lanciata da Palazzo Sisto finisce nel mirino del M5S savonese. Nel mirino dell’amministrazione comunale sono finiti i commercianti, con una task force del Comune a misurare le metrature di ciascuna attività commerciale per verificare la correttezza delle dimensioni dichiarate sulle quali si basa il pagamento della tassa sui rifiuti.
“Quello che l’amministrazione chiamava pomposamente “recupero dell’evasione” per stanare, secondo quanto han dichiarato ai giornali, i “furbetti della Tari”, si sta concretizzando, come prevedibile, nella solita caccia ai pretesti, o alle sviste, per tartassare ulteriormente chi già paga. Il che non è una novità, ma un copione già visto tante volte, quando si coinvolge una agenzia esterna a percentuale”.
“La puntigliosa verifica dei negozi rischia di mettere in ginocchio chi è già allo stremo (a proposito: a quando maggiore rigore sui centri commerciali? A quando azioni di tutela contro gli affitti insostenibili?). La verifica da parte degli addetti dell’agenzia avrà sicuramente un costo, che insieme con la percentuale prevista sarà sottratto all’eventuale somma recuperata. Ne vale la pena, o è solo fumo negli occhi, controproducente?” aggiunge il M5S.
“E ora, si passa agli appartamenti, per rastrellare qualche altro improbabile spicciolo da chi già paga una Tari altissima, per avere un servizio scadente.Non è minimamente alla portata del sindaco e degli assessori quella che sarebbe la soluzione migliore, più equa e civile: la tariffa puntuale, per pagare in base ai rifiuti prodotti e non alle metrature. E neanche li sfiora l’idea di fare finalmente una raccolta differenziata come si deve”.
“D’altra parte, gli amministratori di Ata nominati dal centrodestra si stanno rivelando perfetta continuazione di quelli nominati dal centrosinistra, e i risultati sono evidenti a tutti”.
“Nel frattempo, come ampiamente previsto e da noi preannunciato anche in Consiglio, la terza asta per i posti auto di via Saredo va deserta, e Ata scivola sempre più verso il baratro o verso la prevedibile, ennesima privatizzazione con conseguente aumento dei costi per i cittadini. Sarebbe questa, l’alternativa ai guai della passata amministrazione? Sarebbero questi, i competenti che devono risollevare Savona? Noi la nostra idea l’abbiamo, e supponiamo che a questo punto se la siano fatta anche i cittadini” conclude il M5S savonese.