Il rifiuto

Potere al Popolo non firma il programma di Confartigianato su tasse e semplificazione: “E’ l’opposto del nostro”

I candidati liguri che decideranno di aderire sottoscriveranno questa mattina un impegno formale, periodicamente verificato

Presentazione Potere al Popolo

Liguria. Ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario, favorire l’accesso al credito, sostenere la crescita e la competitività, proseguire e migliorare gli interventi per lavoro e formazione, costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e digitale, valorizzare le microimprese, risolvere il nodo delle infrastrutture e dei collegamenti, aiutare i giovani. Sono le otto grandi priorità contenute nel programma di Confartigianato in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo e che la stessa associazione ha chiesto ai candidati liguri di sottoscrivere.

Questa mattina a Savona avverrà la firma da parte dei candidati che decideranno di assumere un impegno formale in tal senso. Tra questi non ci saranno però quelli di Potere al Popolo, Francesca Coppo (plurinominale al Senato), Daiana Cauteruccio (plurinominale alla Camera) e Giovanni “Danilo” Maramotti (uninominale Camera). “Dopo attenta riflessione sulle varie problematiche sollevate – spiegano – abbiamo deciso che non possiamo impegnarci a firmare il documento presentato poiché, nella parte relativa al lavoro, evidenzia delle proposte in completa opposizione al nostro programma elettorale, a partire da una Scuola che non sforni semplici competenze ma cittadini dotati di senso critico, dall’abolizione totale dell’Alternanza Scuola-Lavoro (e di tutte le forme di prestazione di lavoro gratuito), per arrivare al contratto a Tempo Indeterminato come fondante del rapporto di lavoro”.

“Allo stesso tempo – proseguono – abbiamo però individuato diversi punti su cui comunque si potrà in futuro lavorare insieme, in quanto riteniamo che nella nostra visione di blocco sociale non sia assolutamente possibile continuare nella contrapposizione tra pensionati ed artigiani, popolo delle Partite Iva (che in alcuni casi mascherano rapporti di lavoro subordinato) e dipendenti pubblici ma bisogni riunificare le fasce più deboli dal punto di vista del reddito e della previdenza contro le grandi corporazioni economiche e finanziarie che hanno dimensioni ben più ampie dei nostri confini nazionali”.

“Esaminando le Vostre proposte – precisano i tre candidati – concordiamo sulla necessità di ridurre la pressione fiscale ripristinando la progressività del sistema fiscale, che andrebbe così a facilitare micro e piccole imprese rispetto alle grandi realtà, così come concordiamo sulla necessità di semplificare e stabilizzare un quadro normativo che diventa di anno in anno maggiormente farraginoso e richiede continui aggiornamenti costosi in termini non solo economici. Riteniamo inoltre che la ripubblicizzazione della Cassa Depositi e prestiti possa servire anche a rimettere al centro la possibilità di investimenti anche nelle realtà più piccole e “giovani” perché non si inseguirebbe esclusivamente il profitto massivo esclusivo dei grandi gruppi industriali”.

“Riguardo ai tre impegni per la Liguria, concordiamo in toto sulla necessità di rafforzare le microimprese con politiche di investimenti pubblici specificatamente dedicate alle fasce più deboli anche dei lavoratori autonomi; sul rimodernamento e il potenziamento delle infrastrutture, in particolare quelle ferroviarie, in modo da ridurre il trasporto su gomma con benefici per traffico e ambiente; sulla diminuzione della disoccupazione giovanile” concludono i candidati di Potere al Popolo.

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