Pietra Ligure. Il caso politico del vice sindaco di Pietra Ligure Sara Foscolo continua a tenere banco nel dibattito pietrese, con il sindaco Dario Valeriani ancora alla prese con una non semplice mediazione all’interno della sua maggioranza, con esponenti della giunta comunale (Pd in primis) che hanno chiesto espressamente al primo cittadino di togliere (o meglio congelare) le deleghe e il ruolo di vice alla candidata della Lega Nord per le politiche.
La vicenda non è passata inosservata nel Consiglio comunale di ieri sera, nel quale il vice sindaco non era presente (probabilmente proprio per evitare polemiche e strumentalizzazioni in una partita politico-amministrativa ancora tutta da giocare).
E’ stato il consigliere di minoranza Mario Carrara, dopo l’articolo pubblicato da IVG.it, a sollevare la questione interna alla maggioranza pietrese, che sarebbe ormai ai ferri corti con la candidatura politica di un esponente della giunta pietrese che si dichiara di natura civica e apartitica : “Questa maggioranza, da quando si è insediata, ha fatto diversi cambi e rimpasti di deleghe, un valzer senza precedenti: questo è sintomatico dello “stato di salute” dell’amministrazione comunale, un caso che dovrà essere studiato dai “politologi”…” ha detto Carrara in Consiglio.
Non si è fatta attendere la risposta del consigliere Franco Bianchi: “Penso che il consigliere di opposizione farebbe meglio a tacere se pensiamo che si sono allontanati da lui, in questo mandato, Carla Mattea, Anna Bonfiglio, Paola Devincenzi e in ultimo Nicola Seppone (che ieri ha formalizzato la costituzione del gruppo consiliare “100% Pietra”).
E il consigliere di minoranza Seppone, in merito alle candidature per le elezioni politiche, ha dichiarato:”La possibile presenza in Parlamento di due persone espressione del nostro territorio (anche se con visioni politiche opposte), significherebbe per la nostra città e – più in generale – per tutto il nostro comprensorio, un’enorme chance di rappresentatività all’interno del più importante organo democratico del nostro Paese. Pietra Ligure, in altre parole, nel prossimo Parlamento potrebbe avere due voci distinte ma entrambe espressive della stessa realtà territoriale. Per queste ragioni, dunque, la nostra città non è mai stata così potenzialmente forte sul piano politico e questo è un fatto molto positivo per tutti noi”.
Sulla vicenda ancora nessun pronunciamento o decisione da parte del sindaco di Pietra Ligure Dario Valeriani, che si è preso alcuni giorni di tempo per valutare la situazione e cercare una soluzione che possa salvare la sua maggioranza (e forse un possibile secondo mandato da sindaco in vista del voto amministrativo del 2019).