Idee

Liberi e Uguali, Carla Nattero: “In difesa di lavoro e lavoratori, sanità e scuola”

La capolista al collegio plurinominale della Camera di ponente per LeU presenta i capisaldi del programma elettorale

Carla Nattero, capolista al collegio plurinominale della Camera di ponente per Liberi e Uguali, qual è la proposta politica che portate ai cittadini?
Un programma che vuole ribaltare le politiche scellerate che sono state portate avanti dagli ultimi governi. In particolare vogliamo partire dalla difesa del lavoro e dei lavoratori, i cui diritti e tutele sono state depotenziate enormemente da una stagione di pessime riforme culminate con il Jobs Act. Fondamentale la difesa della Sanità pubblica, oggi sotto attacco degli interessi privati, che stanno creando un doppio binario di accesso: chi ha i soldi può avere servizi di qualità, chi è povero si deve accontentare. Non va bene, noi vogliamo una sanità universale. E poi la scuola, che deve tornare ad essere il fulcro della nostra società: per tutti, di qualità, e pubblica.

Proprio su questo Liberi e Uguali ha fatto diverse proposte a riguardo…
Sì, abbiamo lanciato l’idea dell’accesso gratuito all’università (breve spiegazione motivi), la proposta di eliminare le facoltà a numero chiuso, come a medicina, per favorire anche il turn over di certe categorie. Abbiamo anche il progetto di raddoppiare gli asili nido, per dare possibilità alle giovani famiglie, e anche , e soprattutto disinnescare la discriminazione di genere nel mondo del lavoro.

Torniamo al lavoro, durante la campagna elettorale avete incontrato diverse realtà savonesi in difficoltà, cosa proponete per provare ad uscire da questa situazione?
Savona ha un territorio profondamente ferito dal punto di vista lavorativo: in questi anni hanno chiuso molte, troppe aziende, e altrettante sono a rischio chiusura. E con loro centinaia di lavotori. Il problema è che in questi anni è mancata una politica industriale seria e con una prospettiva di lungo periodo, condivisa con i lavoratori stessi. Si è agito male e con improvissazione. In questo giorni abbiamo incontrato i lavoratori di Bombardier, Mondomarine e Piaggio Aerospace: grande specializzazione, lavoro di qualità, lavoratori da tutelare. Tutto a rischio. Bisogna intervenire su due livelli, a livello nazionale, aiutando i lavoratori e costruendo un progetto vero per le nostre industrie, incentrato sulla competitività legata alla qualità. E poi lavorare a livello europeo, per scardinare il sistema del fiscal compact: dobbiamo investire aumentando i salari per rimettere in moto l’economia.

Il vostro programma da spazio all’ambiente
Si, decisamente, perché una piano industriale non può non avere una visione ambientale di lungo periodo: nel nostro programma abbiamo una prospettiva certa, arrivare nel 2050 superando la dipendenza dai combustibili fossili. Con questo obiettivo dobbiamo tutelare ambiente e salute delle persone, promuovendo quell’industria che non consuma e non prsociuga le risorse. Questo va fatto anche a livello di programmazione dei territori: per esempio Finale Ligure, con la sua vocazione di città dello sport outdoor, deve puntare su questo, evitando speculazioni edilizie irreversibili, che puntano a sfruttare un modello di turismo legato a cemento e sfruttamento del suolo.

Insomma, un programma di Sinistra…
Senza dubbio, un programma finalmente di Sinistra, perché ce n’è bisogno. Lo abbiamo visto nei territori che abbiamo visitato, dove servono più diritti e meno discriminazioni, giustizia sociale, futuro, salute e istruzione e lavoro per tutti. Questo è il modo di fare antifascismo oggi: un programma radicale e progressista che sappia disintossicare il paese da scelte politiche pessime e spesso improvvisate per il ritorno elettorale. Noi vogliamo ribaltare la prospettiva, lavorando per i molti e non per i pochi.

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