La tribuna

La metafora di Steven Bradbury

"La Tribuna" di IVG ospita commenti e riflessioni di "ex illustri" della provincia savonese: tra loro Franco Orsi

Bruco, il degrado del fratello minore

Pochi giorni ci separano dalle elezioni. Da questo momento in poi non potranno più essere pubblicati i sondaggi, ma è meglio così tanto non ci azzeccano più!

Da molti anni in Italia l’esito elettorale non si gioca sulla capacità di partiti e schieramenti di conquistare il consenso e di convincere con candidati e programmi, ma l’elemento che fa vincere è la capacità di avere meno voto ostile e di presentarsi al popolo degli indecisi come il “meno peggio” della pur ricca offerta del pluralismo democratico. Nella sostanza sin da quando Montanelli si turò il naso votando D.C. ciò che prevale, nell’espressione elettorale, è il voto contro… Per questa ragione i sondaggi non riescono a leggere le intenzioni di voto, perché in molti sanno chi non vogliono ma non hanno ancora deciso chi votare e lo faranno all’ultimo momento magari andando al seggio.

“Piuttosto che Tizio voto Caio!”, a pensarci bene in tutti noi è più forte il senso di lontananza e ostilità verso un leader o verso un partito rispetto all’appartenenza ed alla condivisione verso quello che abbiamo votato o voteremo. Le elezioni si giocano quindi in “negativo” da quando le ideologie sono scomparse e nella visone delle cose, così come nelle proposte, i partiti antagonisti hanno cominciato a confondersi. Ecco quindi che molta parte del consenso finisce col giocarsi sul terreno della moralità e dell’onestà, ma è una competizione rischiosa perché, come diceva Pietro Nenni: “Nella gara ad apparire i più puri arriva sempre qualcuno più puro che ti epura”.

Non saranno quindi le promesse o i più irrealizzabili propositi programmatici a convincere quel bel pezzo di indecisi che determineranno l’esito del voto ma gli “incidenti” e gli “scivoloni” degli avversari; così accadde a Bersani nell’ultima settimana del voto del 2013 quando fece un elogio televisivo della tassa “patrimoniale” omettendo di considerare che quasi 2/3 delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano. Ci sono poi inchieste, avvisi di garanzia e rinvii a giudizio che chissà come mai si intensificano con l’approssimarsi del voto! Già molte cose son capitate in questi giorni, non le cito perché le ricordate tutti e a me non piace una democrazia che si gioca su “incidenti” più o meno naturali e talvolta su trappole costruite ad hoc.

Nella storia dello sport nessuno dimenticherà mai la medaglia d’oro alle olimpiadi di Steven Bradbury, l’australiano che vinse la finale della gara di velocità di pattinaggio su ghiaccio provenendo da un paese dove la neve non si è vista quasi mai… Ma a pensarci bene quante volte ciò che per lo sport fu eccezione per la nostra politica è stata la regola? E senza che sia venuta ai più la voglia di sorridere!

Godetevi questo video, se per caso vi fosse sfuggito, nell’attesa di conoscere lo Steven Bradbury che prevarrà, magari senza medaglia cioè senza i seggi per governare, la mattina del 5 marzo dopo lo scrutinio elettorale. https://www.youtube.com/watch?v=Am9bhWg-TKE

Clicca qui per tutte le “tribune” di Franco Orsi

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.