Regione. Torna sulla polemica dei fondi per l’area di crisi complessa l’assessore regionale allo sviluppo economico Edoardo Rixi, candidato del Carroccio alle prossime elezioni politiche. “Non si può fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori e sulla grave crisi industriale e occupazionale che ha colpito il territorio savonese” ha detto Rixi.
Nel corso di un incontro alla Camera di Commercio di Savona, l’esponente leghista ha ribadito: “C’è stato poco rispetto istituzionale da parte della Provincia di Savona nel aver dato la comunicazione sullo sblocco delle risorse: era giusto aspettare la comunicazione del Ministero e la firma dell’accordo di programma da parte del ministro Carlo Calenda, che era prevista per questa settimana ed invece è slittata (spero già alla settimana prossima)”.
“Sono rimasto sorpreso dall’atteggiamento del presidente della Provincia, anche perché il risultato dell’area di crisi complessa e l’arrivo di importante risorse per il territorio savonese è stato ottenuto grazie alla massima coesione di intenti e alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nell’iter: è stato fatto uno sforzo enorme, considerando che Savona è partita indietro rispetto ad altre realtà ed è poi arrivata prima di altri” ha aggiunto Rixi.
L’assessore ha ribadito il plafond di finanziamenti che saranno a disposizione per la riconversione industriale del savonese: 25 i mln di euro dalla Regione Liguria, 9 mln di euro da parte dell’Autorità Portuale per la parte infrastrutturale (che l’Authority anticiperà e si farà restituire dal Ministero delle Infrastrutture) e confermati, con tutta probabilità, i 20 mln messi a disposizione del governo.
“E’ una grande opportunità per questo territorio: quando si parla di lavoro, di aumentare il tasso di occupazione e far arrivare nuove imprese il sottoscritto è pronto ad allearsi con tutti, d’altronde la collaborazione con il ministro Calenda, che non è certo della mia parte politica, è stata ottima” ha concluso Rixi.