Savona. “Anche l’ultimo passaggio, la presentazione del progetto definitivo di riqualificazione e riconversione industriale e l’imminente firma dell’accordo di programma, ha bruciato i tempi e consente di partire presto per la selezione di concrete proposte per nuove attività produttive. Era legittimo, all’inizio, dubitare della possibilità di realizzare davvero questo risultato, forse era pure legittimo pensare che le risorse messe a disposizione dal Governo sarebbero state scarse. C’è stato in questo un limite della Giunta della Regione Liguria. Il fatto che oggi rivendichi un ruolo è solo un bene. C’è ancora tanto da fare, per tutti, e tutti insieme”. Così il candidato Dem alle prossime elezioni politiche commenta il via libera, con lo sblocco dei fondi, al progetto di riconversione industriale ed occupazionale per il savonese con l’area di crisi complessa.
“Noi ci abbiamo creduto da subito ed è questo che ha fatto la differenza, allora, che ha permesso di avviare il percorso che ci ha portato qui, con un finanziamento statale di tutto rispetto. Ci hanno creduto le forze del territorio, innanzitutto: le organizzazioni sindacali che hanno posto con forza il dramma del lavoro, le associazioni delle imprese che non si sono rassegnate al declino della nostra economia; e cosa avremmo fatto senza l’iniziativa dei sindaci, coordinati dalla Provincia?” aggiunge l’esponente del Pd.
“Il coraggio e la determinazione dei nostri amministratori è però un patrimonio più antico: oggi il cammino dell’area di crisi procede spedito, gli interessi per il nostro territorio sono tanti, perché ci sono opportunità grandi, dal porto al polo universitario, alla qualità delle aree disponibili: frutto del lavoro degli anni passati”.
“Noi parlamentari del Pd abbiamo fatto il nostro, e lo abbiamo fatto con convinzione: prima aiutando a “ridurre il danno” delle singole crisi, seguendo le vertenze, lavorando per fare arrivare gli ammortizzatori sociali; e poi sostenendo la necessità di strumenti straordinari, il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa, appunto. Trovo per strada, sui social, nelle riunioni, tante persone che ce lo riconoscono: e questa per me è la cosa più importante” conclude Giacobbe.