Confronto e riflessione

A Savona un incontro sulla valutazione scolastica

E' organizzato dall'Associazione Italiana Dislessia sezione di Savona

dislessia bimba che studia
Foto d'archivio

Savona. “Novità nel mondo della valutazione: obiettivi e criteri. Cosa è cambiato per gli studenti con DSA?”. E’ questo il tema dell’incontro organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia sezione di Savona e che si terrà il 26 gennaio alle 17 nella sala mostre della Provincia.

Alla conferenza interverrà Maria Enrica Bianchi, docente, autrice di numerose pubblicazioni sull’apprendimento e sui DSA, membro del consiglio direttivo AID. L’ingresso è gratuito, ma è necessaria l’iscrizione attraverso il sito http:/savona.aiditalia.org (al termine dell’incontro verrà rilasciato attestato di partecipazione).

“Prossimi al termine della prima parte dell’anno scolastico e quindi alla fase di valutazione invitiamo docenti, studenti e famiglie a partecipare all’incontro di riflessione e confronto” spiegano da Aid.

“Spesso docenti, studente e famiglia non riescono ad intendersi sugli obiettivi e modalità della valutazione scolastica dando luogo a situazioni di incomprensione e conflitto. E’ necessario passare dalla visione di valutazione dell’apprendimento secondo la logica di controllo a posteriori, alla valutazione per l’apprendimento secondo la logica di sviluppo in itinere. I giudizi che un ragazzo riceve a scuola, o in relazione al proprio essere studente, incidono sul suo senso di autostima ossia sull’immagine più o meno positiva che costruisce a proposito di se stesso, specialmente quando questi messaggi provengono da persone sentite come significative, a cui vengono attribuiti valore e competenza, quali sono, in genere, gli insegnanti. La valutazione sembra incidere anche sul senso di auto-efficacia di uno studente, vale a dire sulla percezione che egli sviluppa di potercela fare a scuola e sulla connessa motivazione ad impegnarsi nello studio” proseguono dalla sezione savonese dell’Aid.

“D’altra parte al docente è richiesta una valutazione formativa per contribuire all’apprendimento dell’alunno dando luogo ad interventi didattici che colmano lo scarto tra le prestazioni effettive registrate rispetto alle prestazioni attese, e una valutazione sommativa usata per certificare o per registrare il rendimento alla fine di un corso di studi. La famiglia spesso fatica a comprendere e ad aiutare il proprio figlio ad avere maggiore consapevolezza e responsabilità nel processo di apprendimento” concludono dall’Associazione Italiana Dislessia sezione di Savona.

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