Attacchi e repliche

Non si placa la discussione sui balneari in Regione: interventi di Scajola, Pd e M5S,

L'assessore ha replicato agli attacchi di un europarlamentare, il consiglieri del Partito Democratico hanno ribadito la loro posizione mentre i pentastellati criticano

balneari roma
Foto d'archivio

Regione. L’argomento balneari continua a tenere banco tra i banchi della Regione Liguria. Sul tema, uno dei più caldi del momento, oggi sono intervenuti ancora l’assessore al demanio Marco Scajola, i consiglieri regionali del Pd Luigi De Vincenzi e Luca Garibaldi e il collega del Movimento 5 Stelle Fabio Tosi.

L’assessore Scajola ha replicato ad alcune accuse mosse dall’europarlamentare ligure Brando Benifei: “Scopro con piacere che il signor Benifei ricopre questo ruolo. Ad oggi il suo lavoro non è pervenuto, come nemmeno la sua presenza. Sarebbe opportuno che questi signori si facessero vedere e sentire nei momenti opportuni con atti concreti e in questo caso per difendere e tutelare le imprese balneari liguri e italiane”.

“Le sue accuse nei miei confronti sono talmente scontate e banali – continua Scajola – che non meriterebbero risposta, ma ritengo sia profondamente ingiusto che chi ogni giorno lavora tra mille difficoltà, che probabilmente Benifei nemmeno immagina e conosce, non riceva sostegno da chi dovrebbe rappresentare questo Paese, in questo caso in Europa”.

“Non accettiamo lezioni da chi non ha ad oggi fatto nulla per la Liguria e per i liguri – conclude l’assessore regionale – E inoltre vorrei ricordare all’europarlamentare che le nostre due leggi impugnate avevano ricevuto il sostegno dei consiglieri regionali del suo stesso partito, quindi, criticando il nostro lavoro, di fatto critica anche i suoi colleghi di partito. Se i balneari ad oggi non hanno ancora certezze è perché il governo italiano non ha ancora una legge nazionale e di questo si dovrebbe preoccupare il signor Benifei. E non invece criticare e offendere chi cerca di aiutare le imprese, i lavoratori e tante famiglie liguri” conclude l’assessore Scajola.

Per quanto riguarda i rappresentanti del Pd De Vincenzi e Garibaldi, firmatari delle leggi sui balneari, hanno puntualizzato: “Abbiamo condiviso le proposte di legge sui balneari e certamente eravamo consapevoli che la legge sarebbe stata impugnata. Sul tema dei balneari e della tipicità italiana c’è da tempo la necessità di una riflessione sulla normativa a livello nazionale, che dia certezza agli operatori. Anche altre regioni, come l’Abruzzo, hanno evidenziato questa necessità cercando come noi di lanciare un segnale su scala nazionale, concordano nel tenere conto del legittimo affidamento e dei termini congrui nella durata delle concessioni”.

“Proprio alcuni punti centrali che abbiamo proposto nella legge regionale e su cui è ancora necessario un cambiamento d’impostazione. Un tema che va affrontato con serietà , senza cadere in sterili logiche di contrapposizione e di scontro politico tra le parti che danneggerebbero solo gli operatori balneari, che invece chiedono certezze e spirito costruttivo” concludono i consiglieri regionali del Partito Democratico.

Dal Movimento 5 Stelle sono arrivate invece critiche verso la Regione: “Siamo ormai alla farsa finale sul tema della Bolkestein. Quando si è trattato di ricorrere alla Corte Costituzionale per impugnare il decreto Lorenzin sulla coercizione vaccinale, come chiedeva il MoVimento 5 Stelle, Toti ha fatto volutamente scadere i tempi tecnici necessari. Oggi, invece, che il Governo – una volta tanto – fa una cosa giusta, s’impunta per mero calcolo elettorale e sceglie di costituirsi presso la Consulta per difendere un provvedimento basato su presupposti palesemente anticostituzionali e nato solo per puro spirito demagogico, prendendo in giro i balneari, che meritano invece risposte chiare, proposte realizzabili e tempi certi”.

“Per questo noi il 31 ottobre scorso abbiamo votato convintamente contro il Ddl 157 Scajola, e lo ribadiamo con convinzione. All’epoca eravamo stati persino presi in giro da Forza Italia e dall’assessore regionale. Oggi i fatti dimostrano che avevamo ragione. Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica che davvero vuole fare qualcosa per i balneari liguri, con idee serie e praticabili, puntando su concessioni di 10, massimo 15 anni: un tempo ragionevole per permettere agli imprenditori di pianificare il proprio business, nel rispetto dei vincoli e in regime di legittima concorrenza, di cui sarà l’intero settore a beneficiarne. Il resto purtroppo è solo propaganda e demagogia. I nodi alla fine vengono sempre al pettine” conclude Fabio Tosi, portavoce M5S Liguria.

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