Lettera al direttore

Lettera

Nicolick: “Disappunto per le parole del Papa in Cile sui preti pedofili”

roberto nicolick

Il Papa durante il suo viaggio in Cile, si è rifiutato di prendere in considerazione per due volte la rimozione del vescovo Barros, che secondo alcune vittime e i media locali, avrebbe coperto un sacerdote colpevole di reati di pedofilia.

La tesi garantista del Papa è che senza “prove” o, ha meglio precisato in seguito “evidenze”, si tratta solo di voci calunniose a cui non vuole dare seguito.

Ma quali prove può o potrebbe portare una giovanissima vittima di stupro o di molestie da parte di un sacerdote se non la propria parola contro quella di un “ministro di Dio”.

Sappiamo benissimo a chi credono i tribunali ecclesiastici, non certo alla vittime, sappiamo benissimo le remore e gli atteggiamenti conniventi e omertosi che manifestano i vescovi quando c’è da fare una denuncia verso i loro confratelli alla magistratura ordinaria, sappiamo benissimo il linciaggio morale non solo che viene fatto nei confronti delle vittime che vengono fatti passare per calunniatori o peggio.

Quindi il Papa ne fa una questione formale, sapendo benissimo che i pedofili, solo per il fatto di indossare un abito talare o le scarpe da monsignore, in genere la fanno franca e dopo aver devastato centinaia di minori di ogni sesso, appena sono localizzati ed entrano nel radar della polizia, vengono opportunamente spostati in altre zone dove possono ricominciare a delinquere da perfetti sconosciuti, quindi con una maggiore pericolosità sociale.

Per questi criminali, se dobbiamo basarci sul pensiero del Papa e sulla pletora di vescovi e cardinali che lo attorniano, difficilmente le manette tintinneranno e ancora più difficilmente le porte di una cella si apriranno.

Da credente sono assolutamente deluso e arrabbiato per questo atteggiamento del Papa che dovrebbe iniziare, in base alle sue recentissime parole, a tutelare gli ultimi e fra gli ultimi direi che ci possono stare a pieno titolo, coloro che nel passato e nel presente e purtroppo nel futuro, hanno subito, subiscono e subiranno devastazioni morali e fisiche cper mano di ministri di Dio, indegni di tale nome.

Roberto Nicolick

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