Epidemia sociale

Giustenice, serata dedicata all’adolescenza e ai disturbi alimentari

Venerdì 26 gennaio alle ore 20.45 presso la Sala Consiliare del Comune

adolescente anoressia bulimia

Giustenice. Per molti ragazzi e ragazze il cibo e il corpo sono nemici, con conseguenze devastanti. E’ un’epidemia sociale, che vede oltretutto un continuo abbassamento dell’età media dei pazienti, con ragazzine molto giovani che si trovano già ad affrontare lo spettro dell’anoressia o della bulimia.

E’ di questo che si parlerà nel convegno organizzato dall’amministrazione comunale di Giustenice, venerdì 26 gennaio presso la Sala Consiliare (ore 20.45), in un incontro/dibattito, dal titolo “Adolescenza e non solo!!! Il malessere in corpo: disturbi alimentari e dintorni”. Interverrà la dottoressa Stefania Lanaro, specialista in Psicologia e Psicomotricista del Dipartimento di Salute Mentale della ASL 2 savonese diretto dal dottor Carlo Vittorio Valenti.

Pasti saltati di nascosto, alimenti messi al bando per essere sempre più magre o magri. Oppure ragazzi ossessionati dal cibo in età precoce. In molti casi si tratta di problemi che si risolvono spontaneamente, ma talvolta tendono a protrarsi nel tempo e a trasformarsi in una malattia. “Questo convegno – ricorda Gabriella Boetto, consigliere comunale con delega al sociale – è l’occasione per parlare dei disturbi dell’alimentazione. Una vera e propria epidemia sociale, che vede oltretutto un continuo abbassamento dell’età media dei pazienti, con ragazzine di neanche otto anni che si trovano già ad affrontare lo spettro dell’anoressia o della bulimia”.

“I ragazzi quando sono adolescenti sono convinti di essere invincibili e molte volte i genitori non sanno come rapportarsi – prosegue Flavio Battistini, consigliere con delega alla cultura – Le cause dell’aumento dei casi di disturbi alimentari sono molteplici e vanno da quelli strettamente personali e familiari a quelle sociali e culturali. La cultura, e in particolare quella occidentale che esalta la magrezza come canone di bellezza, riveste un ruolo importante nel dare forma a un disagio della persona, che invece è più profondo. Esistono, tuttavia delle indicazioni, sempre valide, che si possono fornire ai genitori. Un aiuto per orientarsi nella vita quotidiana ed è quello che si cercherà di fare nel convegno di venerdì sera”.

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