Episodio isolato

Dego replica alla squalifica per razzismo: “La nostra società collabora con il centro di accoglienza migranti”

Il sodalizio biancoblù, nei fatti, è molto attivo nelle iniziative legate all'integrazione

Dego vs Fortitudo Savona

Dego. Domenica scorsa, sul campo di casa, il Dego ha affrontato la Fortitudo Savona. Come sempre, la matricola valbormidese è stata seguita da un folto pubblico. La partita, però, questa volta è andata male e gli ospiti si sono imposti per 2 a 1.

Al di là del risultato, ieri per la società biancoblù è arrivata una spiacevole notizia. Il direttore di gara ha annotato nel referto arbitrale “ripetuti insulti razzisti dei tifosi ad un giocatore avversario”. Il giudice sportivo, di conseguenza, ha punito il Dego con 50 euro di multa e la squalifica del campo per una giornata, fatto molto raro a livello dilettantistico.

Immediata la replica della società deghese, che risponde citando un concreto progetto in atto: la collaborazione tra i migranti accolti nelle strutture della cooperativa Il Percorso onlus e l’ASD Dego Calcio.

“Nel merito delle accuse rivolte all’associazione sportiva calcistica di Dego, ci limitiamo semplicemente a rendere noto un protocollo di collaborazione a suo tempo redatto ed approvato tra il centro di accoglienza migranti di Dego e l’ASD Dego Calcio” dichiarano i dirigenti biancoblù.

Sul solco dei rapporti intercorsi tra i migranti del Percorso e i giocatori e i tifosi del Dego Calcio – si legge nel documento che illustra il progetto -, si sta delineando un’intesa sempre più chiara e concreta. Già nell’estate del 2017, i ‘falegnami migranti’ hanno costruito quattro rustiche e solide panchine in castagno provenienti dal bosco della Cooperativa di località Carpezzo e le hanno donate alla società ASD Dego Calcio”.

“Infatti, durante l’inverno, quando in seguito a una forte nevicata il campo da calcio si era reso inagibile a causa del ghiaccio che dalle nostre parti può perdurare anche per diversi mesi, un gruppo di più di venti migranti con grande gioia e buona volontà aveva provveduto a liberarlo completamente dalla neve e allo stesso modo, ha sciolto ogni possibile residuo di diffidenza tra la gente del posto e gli ‘stranieri’. In tale occasione, nelle pause del lavoro, i dirigenti del Dego Calcio prepararono un buon tè caldo e comprarono focaccia e dolci per ristorare i volontari della neve. Al termine di queste giornate, si programmò una cena etnica nella quale i migranti avrebbero preparato piatti tipici africani per tutto il gruppo del Dego Calcio. Pertanto programmiamo, per l’inizio dell’anno 2018, una cena etnica che si realizzerà nei locali della Proloco di Dego, dove i richiedenti asilo cucineranno per i deghesi piatti tradizionali africani”.

“Allo stesso modo, non appena le condizioni climatiche lo consentiranno, ovvero nella primavera 2018, realizzeremo un laboratorio comunitario in Dego, dove i ‘falegnami migranti’ insegneranno e produrranno insieme ai ragazzi simpatizzanti del Dego calcio sgabelli, sedie e panchine in castagno sempre dei boschi di Dego da destinarsi a enti caritatevoli del paese di Dego e della Valle Bormida. Per concludere, lieti del fatto che almeno un paio di ragazzi africani parteciperanno quanto prima alle attività sportive, ci proponiamo di fare incontrare nuovamente i nostri direttivi nel mese di marzo 2018″.

In sintesi, Dego vuole essere un esempio positivo di integrazione e nei fatti lo sta dimostrando; il fugace episodio di domenica scorsa resterà un caso isolato, da archiviare e dimenticare in fretta.

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