Ponente. “Il turismo non è come l’influenza e si conosce bene il picco di affluenza ai pronto soccorso, come nel caso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dove una persona mediamente passa 8-9 ore prima di una visita. Se l’influenza è un fatto eccezionale e che non si può prevenire, così non lo sono i momenti in cui gli accessi sono fisiologicamente più alti, nelle vacanze di Natale o nel periodo estivo. Il caos dei pronto soccorso dimostra sia una scarsa organizzazione della nostra sanità quanto un continuo depotenziamento di medici e personale, una situazione che ormai denuncio da parecchio tempo”. Lo ha detto oggi il consigliere regionale del Pd Luigi De Vincenzi durante il suo intervento in Consiglio regionale
“La situazione che si è verificata nei pronto soccorso genovesi e per il Santa Corona un fatto di normalità e la situazione di disagio è sotto gli occhi di tutti” aggiunge l’esponente Dem.
“Nel pronto soccorso di Pietra Ligure è più che normale starci in media 8-9 ore e non in casi eccezionali, ma a Pasqua, a Natale, il 1 maggio, il 25 aprile, da giugno a settembre e poi ancora nei giorni festivi… Non mi stupisce la situazione che si è venuta a creare in altri pronto soccorso perché se non si è in grado di porre rimedio a situazioni che si ripetono giorno dopo giorno, quotidianamente, se non si riesce ad organizzare un servizio dignitoso in situazioni che ormai sono la normalità, è evidente che non si riesce nei periodi o nei casi di emergenza sanitaria, come per il picco influenzale degli ultimi tempi”.
E nel mirino finiscono sia l’assessore regionale Sonia Viale quanto lo stesso commissario dell’agenzia Alisa Walter Locatelli (con il Pd che ne ha chiesto la sostituzione): “La questione di fondo è che la situazione denunciata oggi sta peggiorando: le strutture sono depotenziate e sottodimensionate sotto tutti i punti di vista, non si rinominano i primari e non si sostituisce il personale sanitario vacante, quando invece un pronto soccorso che accoglie pazienti da Savona a Ventimiglia andrebbe tutelato e semmai rafforzato”.
E il consigliere regionale del Pd torna anche sulla polemica con il direttore generale Asl 2 Eugenio Porfido: “Non ci si deve solo offendere per l’imbarazzo di un paio di fotografie su due ecocardiografi rotti (e per inciso ricordo sto sempre aspettando l’incontro chiarificatore con il direttore Porfido), perché il problema non può essere semplicemente derubricato a chi ha fatto la foto! Il problema vero e grave è che gli ecocardiografi erano rotti! Non si può e non di deve continuare a negare l’evidenza! Non è l’approccio giusto in sanità. Non è l’approccio giusto” conclude De Vincenzi.