Valchisone campione

Cairo ha conosciuto l’hockey indoor di alto livello: due giornate intense con le finali nazionali Under 21

Lions, Val Bormida e hockey: un tris impensato che ha funzionato benissimo

HOCKEY ITALIANO

Cairo Montenotte. Sabato 20 e domenica 21 gennaio il palazzetto dello sport di Cairo ha ospitato le finali nazionali del campionato Under 21 di hockey indoor, la variante invernale dell’hockey olimpico.

Una disciplina che dal 1908 e in tutte le successive Olimpiadi si gioca undici contro undici: in essa si manovra con abilità ed un bastone una pallina piccola e piena, che pesa quasi 200 grammi e può viaggiare a 180 chilometri l’ora, cioè 50 metri al secondo. L’hockey prato si gioca in tutti i cinque continenti, ma d’inverno, in particolare in Europa, viene sostituito dall’indoor.

Il gioco velocissimo non è particolarmente pericoloso, ma gli incidenti sono possibili. E a Cairo la presenza dei medici membri dei Lions è stata preziosa, efficace ed efficiente.

Sabato Fiorella Robba, presidente del Lions Club Vado Ligure Quiliano Vada Sabatia, con Maurizio Barbero hanno presidiato la postazione. Domenica è stato il turno del Lions Club Valbormida con Michele Giugliano, Francesco Maritato, Felice Rota e del presidente del club Vincenzo Andreoni, chiamato dall’organizzazione alla cerimonia di premiazione delle squadre con il sindaco di Cairo Paolo Lambertini, l’assessore allo sport Caterina Garra, l’assessore al bilancio Marco Ghione, il consigliere delegato al turismo Francesca Pera, il vicepresidente nazionale della Federhockey Enrico Medda, il responsabile nazionale del settore agonistico nazionale della Fih Renato Sirigu ed il presidente del comitato regionale della Fih Franco Melis.

Campione italiano Under 21 di hockey indoor è risultato l’HP Valchisone; secondo classificato HT Bologna, terzo SH Bonomi, quarto Cus Padova e quinto Cus Torino.

Il comune di Cairo ha messo a disposizione, tramite l’ASD Pippo Vagabondo Hockey presieduto da Nadia Mussina, il palazzetto giudicato dallo staff federale un gioiellino in grado di ospitare manifestazioni internazionali. Il presidente del Lions Club Valbormida ha assicurato la disponibilità a prestare ancora in futuro la collaborazione medica.

Si è consumato così un matrimonio a tre, ma tutt’altro che peccaminoso, fra amministrazione comunale cairese, Federazione Italiana Hockey e i Lions del Valbormida e del Vado Ligure Vada Sabatia. Sinergia che promette di portare Cairo nell’interessante circuito del turismo sportivo nazionale ed internazionale. Permette allo sport olimpico dell’hockey di avere un impianto baricentrico rispetto alle sedi dei più forti club del Nord Italia e di investire in prospettiva su una realtà già attiva, grazie al Pippo Vagabondo. E non certo ultimo, consente ai Lions di essere sempre più parte attiva, apprezzata e benemerita in un settore come lo sport olimpico. Sport che è ricco di valori comuni a quelli dei Lions, volano economico e palestra di educazione civica e sociale per le giovani generazioni.

Siccome lo sport non è solo attività fisica e agonismo, ma anche cultura, i Lions con la collaborazione del Pippo Vagabondo stanno per dare alle stampe un interessante volume curato da Boris Carta.

“In ultimo – dice Felice Rota, portavoce dei Lions – vale la pena di ringraziare il fotografo Rocco Di Domenico che ha fornito l’immagine a corredo di questo articolo e il nostro giovanissimo socio Andrea Nari valente hockeista e brillantissimo studente universitario che nel 2013 e nel 2014 ha rappresentato l’Italia ai campionati mondiali di giochi matematici: fulgido esempio del motto latino mens sana in corpore sano”.

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