Albenga. “Quando l’Onorevole Franco Vazio ci definisce “ragazzi un po’ svogliati ed inclini a fare disinformazione” non sappiamo bene cosa intenda. Forse al nostro parlamentare in scadenza rode che, ogni volta che a Palazzo civico la sua squadra gestisce un affare “interessante”, noi rompiamo le uova nel suo paniere ma sappia l’Onorevole Vazio che lo facciamo per il bene degli albenganesi, anteponendo da sempre il bene pubblico a quello personale. Ecco perché siamo fieri di servire la causa per la quale siamo stati eletti consiglieri e, sulla vendita della farmacia comunale di Via Dalmazia, pur non condividendo la scelta politica dell’alienazione, per lo meno possiamo essere soddisfatti nell’aver stoppato il partito democratico che, non si sa per quale motivo oscuro, avesse così tanta premura di svendere in Consiglio comunale la farmacia delgli ingauni a prezzo ribassato”.
Così i consiglieri comunali di Forza Italia Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone tornano a stuzzicare il Pd e l’amministrazione comunale, con riferimento alla polemica sulla vendita della farmacia comunale: la nuova perizia attesta un valore base d’asta di un’eventuale cessione pari a 940 mila euro, il 20% in più della precedente perizia del giugno 2017, annullata dopo la denuncia di Forza Italia.
“Infatti – aggiungono Ciangherotti e Perrone -, dopo la prima perizia illegittima del 12 giugno scorso, annullata grazie alla denuncia di irregolarità avanzata da Forza Italia, l’Amministrazione Cangiano ha dovuto ripetere da capo la procedura e oggi abbiamo una seconda perizia della farmacia comunale, presentata pochi giorni fa e con una base d’asta superiore del 20%. Contro i primi € 770.000,00 di valore di vendita, che furono portati dal Partito democratico all’approvazione del Consiglio comunale, la nuova perizia attesta il valore economico della Farmacia degli Ingauni, quale base d’asta, non inferiore a 940 mila euro, con una nota molto rilevante scritta nero su bianco”.
“L’attuale orario “ridotto” di apertura a sole 40 ore alla settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, con chiusura il sabato e la domenica e per due settimane di ferie all’anno, rende il fatturato della farmacia degli ingauni, 600 mila euro nel 2017, palesemente sottodimensionato e già solo l’estensione di un’ora al giorno nell’orario di apertura al pubblico comporterebbe un incremento del fatturato dai 100 ai 120 mila euro nell’anno successivo, a parità di approccio commerciale e quindi ipotizzando il mantenimento di una gestione istituzionale. Con l’estensione dell’orario settimanale a 48 ore, il volume di ricavi salirebbe almeno a 750 mila euro già nel 2018 fino a raggiungere nel 2022 il milione di euro di incassi” aggiungono i due esponenti forzisti.
“Caro sindaco Cangiano, fermati! Non ascoltare i consigli del tuo vicesindaco Riccardo Tomatis. I Comuni possono gestire le farmacie in tanti modi: in economia come stai facendo adesso, oppure in azienda speciale, in consorzi e, novità interessante, anche attraverso società di capitali tra Comune e farmacisti dipendenti del Comune”.
“Cerchiamo, adesso, di studiare un modello di gestione della Farmacia degli Ingauni più vantaggioso per le casse comunali, senza però dismetterne la proprietà. Sono certo che chiunque di noi siede in Consiglio comunale non venderebbe con leggerezza, a meno di un milione di euro, la proprietà di una farmacia di famiglia con le caratteristiche certificate da questa perizia” concludono Ciangherotti e Ginetta Perrone.