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Al via il restyling di 54 stazioni ferroviarie liguri: ci sono anche quelle di Albenga e Pietra Ligure

Berrino: “Impegno importante che efficienta servizi e accoglienza per pendolari e turisti”

Regione. Ci sono anche quelle di Albenga e Pietra Ligure tra le 54 stazioni liguri interessate dal programma di adeguamento avviato da Rfi dal Piano industriale 2017-2026 del gruppo Fs italiane che, a livello nazionale, ha programmato investimenti su 620 stazioni su tutto il territorio italiano per 2,5 miliardi di euro di investimento in dieci anni. L’obiettivo è avere stazioni ferroviarie più accessibili, funzionali e integrate con il tessuto urbano.

“Gli interventi programmati da Rfi – commenta l’assessore ai trasporti Gianni Berrino – renderanno più accessibili le principali stazioni della Liguria, garantendo più elevati standard di qualità per pendolari e turisti. Gli investimenti garantiranno, infatti, un maggiore livello nell’accoglienza dei viaggiatori, anche disabili, maggiore sicurezza, rapidità nella trasmissione di informazioni utili e maggiore fruibilità delle stazioni ferroviarie sul territorio, efficientando quindi i servizi per i passeggeri, indispensabili biglietto da visita sia per i tantissimi turisti che scelgono il treno per visitare la nostra regione sia per i lavoratori e gli studenti che ogni giorno si spostano in treno”.

Dopo Bordighera e Arenzano (già inaugurate nel 2017) in Liguria saranno 54 le stazioni coinvolte da Ventimiglia a Sarzana insieme ad alcune località del basso Piemonte per un investimento complessivo di circa 250 milioni. In particolare, saranno tre nel 2018 (Albenga, Genova Prà e Ovada) e quattro nel 2019 (Genova Piazza Principe, Genova Sturla, Pietra Ligure e Taggia) le stazioni in cui verranno completati i lavori, che a seguire saranno estesi ad altri terminal ferroviari della regione in alcuni dei quali (in parallelo) si sta già lavorando per arrivare puntuali all’obiettivo finale. Le stazioni dove gli interventi sono stati avviati e saranno terminati per fasi progressive sono Genova Pegli, Genova Sturla, Genova Via di Francia, Monterosso, Rapallo e Santa Margherita-Portofino. L’investimento per il biennio 2017-2018 è di 42 milioni di euro mentre ne sono già previsti altri 22 per il prossimo anno (2019).

“Gli interventi – continua l’assessore Berrino – coinvolgeranno circa il 50 per cento delle stazioni liguri. Gli investimenti sulle stazioni e, contestualmente, il rinnovo del materiale rotabile previsto dal nuovo contratto di servizio sottoscritto con Trenitalia, con l’impegno economico anche di Regione Liguria, determineranno un deciso cambio di passo in termini di miglioramento dei servizi per i viaggiatori, da Ponente a Levante. Continueremo a monitorare lo stato di avanzamento lavori per il completamento della dotazione dei servizi ai viaggiatori nelle stazioni già ultimate, ad esempio quella di Imperia. Sempre nell’ottica di un maggiore efficientamento dei servizi ai pendolari, continua il nostro lavoro per arrivare al ticket elettronico ferro-gomma con l’obiettivo dell’entrata in funzione dal prossimo anno. Pertanto, le voci sollevate dal Pd sull’eliminazione del biglietto integrato sono totalmente false e infondate”.

Il piano di interventi prevede l’innalzamento dei marciapiedi (55 cm dal piano dei binari) per facilitare l’entrata e l’uscita dai treni, la riqualificazione dei sottopassaggi pedonali e la realizzazione di nuove rampe di accesso ai binari, l’attivazione di ascensori, l’installazione di percorsi e mappe tattili per non vedenti, la realizzazione di nuove pensiline e la riqualificazione di quelle esistenti. In programma anche il miglioramento dei sistemi di informazione al pubblico, sia audio sia video, grazie all’installazione di nuovi monitor e impianti di diffusione sonora e il miglioramento della segnaletica di stazione e dell’illuminazione. In arrivo anche nuove tecnologie digitali come il wi-fi gratuito che permetterà a viaggiatori e cittadini di essere sempre connessi, con accesso anche alle informazioni utili per il viaggio. Particolare attenzione anche alle aree di accesso alle stazioni con la creazione, in sinergia con le amministrazioni comunali, di aree di interscambio funzionali alla mobilità collettiva.

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