Lettera al direttore

All'attacco

Toti in visita a Savona, i “consigli” dei Verdi savonesi

"E' venuto per rattoppare una maggioranza che non è in grado di decidere nulla"

Toti Sala Rossa savona

Il Presidente della Regione Toti è stato a Savona per comprare il torrone alle fiera di Santa Lucia? No, come al solito, è venuto per rattoppare una maggioranza che non è in grado di decidere nulla a parte mettere crocifissi nella sala consiliare e poco più.

Nel caso però avesse potuto fare un giro della Fiera di Santa Lucia noi verdi ci saremmo permessi di dargli alcuni consigli:

a) in primo luogo avrebbe potuto chiedere alle persone in fiera e che sono pure presenti al mercato del lunedì quale sia il grado di soddisfazione di una giunta, che pianifica lo spostamento del mercato e poi “cambia tutto” senza spiegare cosa intenda fare , come voglia cambiare la situazione e dove ubicare il mercato civico;

b) Poi Toti sarebbe potuto andare in darsena o lungo corso Ricci e verificare gli appartamenti invenduti per cui magari varrebbe la pena di bloccare tutti i progetti di incremento del cemento in città per giungere ad una considerazione: fermare ogni futuro progetto edilizio modificando in tal senso il Piano Urbanistico Comunale (PUC) allo scopo di favorire la riqualificazione del patrimonio esistente, la edilizia economica popolare e il social housing;

c) Indi sarebbe potuto andare a vedere i fiumi, il santuario di Savona ,il torrente Molinero e farci sapere lo stato di attuazione del piano di bacino oltre a organizzare una manutenzione del territorio, dei boschi e soprattutto avviare una politica di scoperta e valorizzazione del bosco di Savona e delle sue cascine. A tale proposito gli rammentiamo che esiste già un progetto elaborato dalla Giunta Marengo negli anni ottanta -novanta del secolo scorso;

d) Poi avrebbe potuto guardarsi intorno e chiedere alla Sindaca, al vicesindaco e all’assessore Santi perche’ Savona sia sempre piu’ sporca e perche’,invece di continuare una sorta di “guerrilla” contro l’azienda ATA, non si avvia la raccolta differenziata spinta porta a porta, la riduzione e il riuso dei rifiuti;

e) Infine sarebbe potuto andare con la sindaca al Priamar e chiedersi perche’ il museo archeologico debba vivere senza un contributo pubblico e quello Pertini-Cuneo sia aperto solo due ore alla settimana mentre Villa Zanelli e il museo della ceramica sembrano avviati ad una progressiva privatizzazione.

A questo punto si gusti pure il suo torrone e mediti solo su un punto ma perche’ deve sempre venire a mediare i contrasti di un centrodestra inesistente? Perche’ la sindaca non ammette il proprio completo fallimento e non se ne va evitandoci di finire annegati nel cemento e nel bitume?

Danilo Bruno

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