Vado Ligure. Dalla mobilità ad oggi per la centrale termoelettrica di Vado Ligure gli esuberi sono passati da ben 114 a solo 7 unità, tuttavia, nell’ambito dell’incontro di questa mattina tra organizzazioni sindacali di categoria e azienda, è arrivata chiara la richiesta dei sindacati: “Non licenziare nessuno”.
Il prossimo 18 dicembre scade, infatti, la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ancora a casa, dopodiché, secondo le volontà dell’azienda, i lavoratori ancora in esubero saranno licenziati. “Chiediamo ancora uno sforzo per dare le giuste opportunità a tutti di trovare una ricollocazione” dicono le organizzazioni sindacali di categoria Filctem, Flaei e Uiltec. “Non bisogno lasciare a casa nessun lavoratore”.
Dei 114 esuberi iniziali dichiarati dall’azienda per la centrale vadese, la maggior parte è uscita con un incentivo economico (trovando poi una nuova occupazione), altri hanno trovato fin da subito una nuova ricollocazione fin dall’inizio della mobilità per i lavoratori Tirreno Power, altri ancora hanno utilizzato lo strumento di “solidarietà” (previsto dal contratto collettivo nazionale degli elettrici), trovando impiego o mansioni nel settore a seconda delle proprie qualifiche professionali.
In merito alla situazione di Tirreno Power e della stessa centrale di Vado Ligure, decisivo sarà l’incontro di oggi a Roma tra i vertici aziendali e le segreterie sindacali nazionali, che dovranno fare il punto della situazione. “Ci sono le possibilità di riuscire a trovare una ricollocazione per tutte le maestranze, dopo mesi e mesi di grave sofferenza, rinviando gli ultimi licenziamenti fino a quando non arriverà una nuova occupazione per tutti” concludono Filctem, Flaei e Uiltec.