Fino a 80%

Savona, il Pd denuncia: “Stangata sulle tariffe degli impianti sportivi. E la Veloce perde la gestione del Levratto”

"Colpiti in particolar modo saranno i singoli cittadini, le scolaresche, i gruppi amatoriali"

levratto

Savona. Da un minimo del 10 per cento ad un massimo dell’80 per cento. A tanto ammontano i rincari sulle tariffe degli impianti sportivi comunali savonesi con i quali dovranno fare i conti, dal prossimo anno, gli abitanti della città della Torretta.

A denunciarlo sono il segretario comunale del Pd di Savona Roberto Arboscello e la capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Cristina Battaglia: “Anno nuovo, altra amara sorpresa per i savonesi – dicono i due esponenti Dem – Dal nuovo anno i savonesi che vorranno fare sport nelle strutture comunali si troveranno a dover pagare tariffe più care da un minimo del 10 per cento a un massimo dell’ 80 per cento. Colpiti in particolar modo saranno i singoli cittadini, le scolaresche, i gruppi amatoriali. Quindi ancora una volta questa amministrazione mette mano nelle tasche dei cittadini, giustificando tale scelta con la necessità di aiutare le società sportive e con il fatto che l’amministrazione avrebbe fatto interventi di restyling degli impianti. E ancora una volta noi siamo a contestare scelte come queste. Lo sport è salute, benessere, svolge un ruolo sociale per la popolazione. Colpire lo sport significa smantellare quello che per anni è stato un orgoglio e un fiore all’occhiello per Savona”.

“E aggiungiamo che questa amministrazione può continuare a fare scelte che colpiscono le tasche delle famiglie savonesi ma senza cercare improbabili giustificazioni. Le società sportive sono una risorsa per la città e devono essere aiutate  (lo sosteniamo da sempre) ma non in questa maniera. Qualche giorno fa abbiamo incontrato i dirigenti della Veloce, storica società calcistica, alcune di quelle tante persone che hanno dedicato tempo e energie di una vita non per il calcio ma per quei tanti bambini e ragazzi che sono passati e cresciuti sul Levratto. Oggi dopo anni quel campo sportivo non sarà più gestito dalla Veloce. Un fulmine a ciel sereno per i granata, arrivato dopo una gara del Comune di Savona che ha aggiudicato l’impianto alla società Priamar. Nulla contro gli amici del Priamar, anzi un elogio anche a loro per il lavoro che stanno svolgendo, e neanche vogliamo  entrare nel meccanismo della gara e nella determinazione dei punteggi, cosa che credo abbia diritto di fare e che farà la Veloce, ma quello che ci domandiamo è se chi amministra la città si è reso conto delle conseguenze. La Veloce si troverà a dover pagare l’utilizzo del campo ad ogni allenamento e ad ogni partita di tutte le sue squadre, dalla scuola calcio alla prima squadra. A quanto riporta un dirigente una cifra di circa 60/80.000 euro l’anno vista la numerosità dei tesserati. Tradotto: probabilmente una società storica come la Veloce scomparirà”.

Arboscello e Battaglia si chiedono: “È normale che una società sportiva costituita da volontari che per decenni hanno fatto sacrifici per mantenere un impianto e che hanno svolto con dedizione un’attività più sociale che sportiva sia costretta a chiudere? È normale che un amministratore lasci che ciò avvenga senza svolgere un minimo di azione politica che gli compete? Nella gestione di un comune ci sono due parti: la parte politica (sindaco, giunta, consiglio) e la parte amministrativa. Quando una delle due è debole l’altra prevale, facendo si nel caso specifico che una società storica che per noi (ma forse solo per noi e non per il cdx ed è questo il vero problema) svolge un’importantissima azione sociale probabilmente sparisca.

Segnale che questa giunta con la sua leggerezza e incompetenza sta demolendo quella rete sociale che è sempre stata un pilastro fondamentale per il Partito Democratico savonese”.

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