Vado Ligure. “Soluzioni definitive”. Sono quelle invocate dalle organizzazioni sindacali per ricollocare i lavoratori di Tirreno Power che, questa mattina, hanno anche organizzato un presidio.
“In questi mesi la Commissione paritetica sulla Solidarietà di Settore si è riunita più volte per tentare di ricollocare, all’interno delle Aziende Elettriche, i lavoratori coinvolti negativamente da crisi aziendali. Molti sono stati i passi in avanti fatti in questo ultimo anno e diverse sono state le posizioni offerte da alcune aziende del settore ma, ad oggi, rimane da ricollocare un numero di persone intorno alle 15 unità, quasi tutte di Tirreno Power” spiegano dalle segreterie nazionali di Filctem, Flaei e Uiltec.
“Per quanto riguarda Tirreno Power, quindi, è stato fatto il punto tenendo conto delle varie iniziative implementate a valle del primo step di adesioni volontarie chiuso a marzo che aveva coinvolto 89 risorse. In queste settimane, infatti, Tirreno Power e le organizzazioni sindacali nazionali, hanno prodotto importanti intese per favorire l’uscita volontaria, che altri 20 lavoratori hanno già accettato” aggiungono i sindacati.
“La solidarietà di settore ha contribuito a ridurre ulteriormente l’eccedenza occupazionale definendo 13 proposte di lavoro concrete, che hanno riscontrato l’assenso dei lavoratori interessati, più altre proposte che invece non hanno trovato l’accoglimento auspicato. Anche gli Azionisti, più volte sollecitati da noi, stanno definendo alcune proposte concrete di assunzione che speriamo vadano a buon fine. Insomma: tutte le parti in campo hanno profuso sforzi per fornire altre soluzioni entro la scadenza della CIGS” proseguono da Filctem, Flaei e Uiltec.
“Tenuto conto, come sopra accennato, che permangono però alcune criticità, come Segreterie Nazionali vogliamo sottolineare che, a nostro avviso, ci sono tutte le condizioni per chiudere positivamente il percorso delle ricollocazioni in atto. Fra due giorni si terrà una importante riunione alla presenza dei tre segretari generali con i massimi responsabili delle associazioni datoriali Elettricità futura, Utilitalia, Energia Concorrente. Dovrà essere questo il momento in cui tutti dovranno offrire ulteriori disponibilità per salvare tutti i lavoratori ancora non ricollocati, in particolare Terna che, dopo la costituzione dell’organismo di settore per la solidarietà, ha inspiegabilmente frenato la propria disponibilità. L’esiguo numero rimasto non ammette altre soluzioni” concludono i segretari di Filctem, Flaei e Uiltec.