Provincia. La strada provinciale 29 del Colle del Cadibona; la Sp12 Savona-Altare, dal km 14 al 23; la Sp36 Bragno-Ferrania, la Sp41 Pontinvrea-Montenotte Superiore. E poi la Sp5 tra Altare e Mallare, la Sp15 Carcare-Pallare-Bormida-Melogno, la Sp334 del Sassello da Albisola Superiore a località Badani.
O ancora la Sp23, Calice-Carbuta-Melogno; la Sp49 da Sassello ad Alberola, dal km 11+220 alla fine; la Sp40 Urbe-Vara-Passo del Faiallo; la Sp53 Urbe-Marina-Acquabianca; la Sp31 Urbe Pianpaludo-La Carta, dall’inizio al km 3. E poi la la Sp52 Bareassi-Calizzano, tra Calizzano e Bardineto e tra la stessa Bardineto e Scravaion; la Sp47 Calizzano-Garessio, la Sp16 di Osiglia tra Melogno e Baltera, la Sp490 tra Calizzano e il Melogno.
Ecco il lungo elenco delle strade dove si sono registrati problemi durante l’ultima ondata di maltempo e che, nei prossimi giorni, rischiano la chiusura “a data da destinarsi”. E’ la difficile decisione presa questa mattina dall’assemblea dei sindaci: uno scenario decisamente drastico, ma che potrebbe tramutarsi in realtà a causa della profonda crisi finanziaria in cui versa la Provincia di Savona.
Ecco la diretta di IVG.it dell’assemblea dei sindaci a Palazzo Nervi:
Questa mattina il presidente Monica Giuliano, con un discorso dai toni decisamente allarmistici (leggi qui), ha chiesto all’assemblea dei sindaci di approvare il bilancio di previsione 2017 per poter nei prossimi giorni “raschiare il fondo del barile” ed attingere ai pochi soldi rimasti per effettuare gli interventi di ripristino in somma urgenza. Nei prossimi giorni, i tecnici della Provincia effettueranno insieme a quelli dei Comuni una serie di sopralluoghi nelle strade “a rischio”, per valutare i lavori necessari.
Per il ripristino e la messa in sicurezza delle arterie stradali la Provincia impiegherà ogni risorsa, ma i fondi potrebbero non bastare per tutte. E a quel punto ci si troverebbe con alcune strade considerate “pericolose” a causa dell’asfalto ormai troppo danneggiato o della vegetazione pericolante. Su questo punto i sindaci questa mattina sono stati chiari: l’allerta di lunedì e martedì è stato un campanello d’allarme che ha penosamente dimostrato quanto la situazione sia critica. Da qui la decisione di chiudere tutte le strade che non potranno essere sistemate, a prescindere da eventuali allerte o emergenze.