Lettera al direttore

Stoccata

Polemiche sugli impianti sportivi, i Verdi savonesi “bacchettano” il Pd

Il consiglio: "L'opposizione la facciano parlando di altre cose come PUC, differenziata e investimenti sulla cultura"

palazzo sisto comune
Foto d'archivio

In questi giorni a stare a notizie di stampa il PD nel suo tentativo di trovare un ruolo di opposizione avrebbe pesantemente attaccato la Giunta denunciando il fatto che l’antica società di calcio Veloce Savona rischierebbe a causa delle decisioni comunali la chiusura.
La società, sempre a stare a notizie di stampa, ha smentito il PD e ha sostanzialmente contestato le cifre poste alla base del ragionamento del partito.

Noi Verdi, abituati ad anni di opposizione,abbiamo subito concluso che fare opposizione seriamente non è un mestiere semplice e che soprattutto occorre abituarsi dopo anni di governo della città per cui siamo sempre disponibili a dare lezioni agli amici e alle amiche del PD qualora lo ritenessero utile. Nel contempo vogliamo sottolineare che l’attuale insolito attivismo del PD non affronta ancora una volta i nodi di una reale proposta alternativa al centrodestra inseguendo invece sempre i problemi e nulla piu’.

Ci permettiamo ancora una volta di richiamare all’attenzione delle forze di opposizione tre idee, che potrebbero rappresentare una reale alternativa di governo:

a) variante integrale al PUC in modo che tutti i progetti edilizi vengano bloccati e si punti invece al un programma di riqualificazione edilizia urbana basato sul recupero edilizio e soprattutto sulla necessità di dare risposte in termini di edilizia popolare,social housing e case per giovani coppie spesso costrette ad emigrare.Nel contempo avviare un piano di manutenzione territoriale delle zone collinari in modo da rendere di nuovo fruibile a tutti il bosco di Savona,l’entroterra  e soprattutto puntare al recupero agricolo delle cascine delle Opere Sociali;

b) avviare la raccolta differenziata spinta e porta a porta insieme ad un programma di educazione ambientale tramite il Laboratorio tuttora esistente sulla carta oltre a programmi di riduzione e riuso delle materie destinate al rifiuto;

c) investire sulla cultura in modo che divenga la leva per costruire un nuovo tessuto sociale cittadino, partendo da una adeguata apertura dei musei compresa la cella di Mazzini, da una promozione congiunta della proposta culturale museale cittadina,avviare l’apertura al pubblico e la sistemazione dell’area dell’ex Cattedrale,costruire percorsi culturali in modo da valorizzare la storia e l’identità di Savona.

Sono solo poche idee, che però potrebbero cambiare in toto la realtà cittadina altrimenti minacciata da cemento e bitume.

Danilo Bruno

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